Il Ministero dell’Interno ha differito l’approvazione dei bilanci di previsione 2023-2025 al prossimo 15 settembre accogliendo così la richiesta della Conferenza Stato – Città ed Autonomie Locali. “Si è tenuto conto, ai fini del differimento del termine – si legge in una nota del Ministero – anche delle difficoltà connesse all’insediamento dei nuovi consigli comunali e delle eccezionali urgenze che i Comuni hanno dovuto sostenere in occasione degli straordinari eventi atmosferici che hanno colpito molti territori del nostro Paese”. E’ una data, quella del 15 settembre, che interessa anche il Comune di Trapani che prima, però dovrà sciogliere, i nodi del consuntivo 2021, del bilancio di previsione 2022 del suo relativo consuntivo per arrivare allo strumento finanziario del 2023. Le condizioni dei Comuni – come sottolinea il Ministero – sono difficili per quasi tutti gli enti locali, ma Trapani è sempre più un caso politico-amministrativo perché non riesce a tenere il passo anche di Comuni vicini come quello di Erice che sta sbrogliando la matassa del bilancio 2023. A Trapani, da qualche giorno, c’è anche una emergenza elettorale. L’ex candidato sindaco Maurizio Miceli ha presentato un ricorso contro il voto di fine maggio chiedendo l’annullamento delle elezioni. Ha riscontrato irregolarità in 30 sezioni. L’attenzione del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia rimanda alle operazioni elettorali nel computo dei voti.