Salvatore Tallarita ha messo subito in chiaro le ragioni della sua candidatura a sindaco di Misiliscemi: “Il nostro Movimento punta ad essere un nuovo modello di fare politica. Si fonda sul confronto civico, superando le vecchie ideologie, figlie di una società ormai superata, ed ha come principale punto di riferimento la convergenza di valori etici, espressione della cultura laica e cristiana”. Ed ancora: “La base di questo nuovo modo di fare politica è la comunità che fonda la propria essenza sulla valorizzazione del ruolo di ognuno e sul rispetto reciproco”. Tallarita ha poi voluto sottolineare un punto che sarà dirimente in campagna elettorale: “Il gruppo che ha dato vita alla lista Progetto Comune è formato da cittadini che hanno fatto della loro quotidianità l’elemento fondante della comunità di Misiliscemi. Si tratta di imprenditori, professionisti, impiegati, mariti e mogli, genitori e figli che hanno deciso di spendersi per questo territorio”. Il candidato sindaco è stato il punto di riferimento dell’Associazione che ha messo in moto il percorso tecnico-amministrativo e poi anche politico, che ha portato all’istituzione del nuovo Comune. Punta dunque su questa “appartenenza” che invece potrebbe essere considerata più sbiadita nell’altra coalizione e nell’altro candidato sindaco. Presentata qualche giorno fa ma ufficializzata soltanto oggi la lista di Progetto Comune. Ne fanno parte Michela Adamo, Pietro Barbera, Rosario D’Antone, Michela Di Gaetano, Leonarda Errante, Ester Errera, Giuseppe Franconeri, Francesco Martinico, Salvatore Reina, Mariella Romano, Antonio Russo e Giovanna Sgarlata. Si voterà il 13 novembre con il sistema maggioritario: 12 consiglieri da eleggere. Mentre la giunta sarà definita da tre assessori. Quelli indicati da Tallarita sono Giuseppe Laudicina, Elio Barbera e Barbara Mineo. Sull’altro fronte politico-elettorale ci sarà il medico del lavoro in pensione Giuseppe Peralta. La sua è una candidatura che trova il sostegno del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida e di buona parte della maggioranza che sostiene il primo cittadino del capoluogo.
