MAZARA, LA NUOVA GIUNTA QUINCI ED I PEZZI MANCANTI

17 Settembre 2022

In principio erano sette ma ne sono rimasti cinque. E’ la sintesi dell’ultimo rimpasto in quel di Mazara del Vallo. Il sindaco Salvatore Quinci, con le sue nomine, ha perso la fiducia ed il sostegno di Partito Democratico, Forza Italia e di una parte del gruppo misto consiliare. Il Pd ha ritirato il suo assessore Giacomo Mauro, i berlusconiani sono rimasti fuori ed il loro coordinatore provinciale Toni Scilla ha annunciato il disimpegno del suo partito dalla maggioranza, il “misto” ha deciso di non entrare in giunta rinunciando ad occupare una delle sette caselle dell’esecutivo. “Il nostro – ha dichiarato il sindaco Quinci – è un ritorno al progetto civico originario ma restiamo aperti al dialogo con le forze politiche riservandoci in futuro l’opportunità anche di ulteriori allargamenti. Al centro della nostra azione c’è il programma amministrativo e la sua attuazione”. A conti fatti la giunta è definita dagli assessori Vito Billardello, Germana Abbagnato, Michele Reina riconfermati e dai nuovi Vito Torrente e Gianfranco Casale. L’esecutivo ha giurato ieri al Palazzo Comunale. La nuova squadra assessoriale è già operativa perché il primo cittadino ha assegnato le deleghe. Vito Billardello è l’assessore al Welfare, Sport e Pubblica Istruzione ed è anche vicesindaco. L’assessore Germana Abbagnato ha mantenuto le sue deleghe, Turismo, Eventi e Spettacoli, Cultura. Il sindaco ha deciso di affidare un mega-assessorato a Michele Reina che dovrà occuparsi di Servizi Demografici e Cimiteriali, Urbanistica, Verde Pubblico, Arredo Urbano, Agricoltura, Attività Produttive, Servizi alle Imprese, Infrastrutture, Ambiente. Per il neo assessore Gianfranco Casale, Politiche Giovanili, Partecipazione e Coesione Sociale, Benessere degli Animali. Lavori Pubblici e Servizi alla Città, le deleghe dell’assessore Vito Torrente. Il sindaco ha tenuto per sé le deleghe alla Polizia Municipale, Personale, Pesca, Politiche Comunitarie, Bilancio, Patrimonio e Tributi. E’ comunque evidente che dal punto di vista politico il rimpasto di giunta è soltanto un capitolo di una storia politica che verrà scritta dopo il voto del 25 settembre. 

 

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