Il “Cantiere Erice” ha la sua commissione. Un coordinamento tecnico che viene presentato così: “Il compito affidato alla commissione è quello di organizzare gruppi di lavoro tematici, aperti al contributo di tutti i cittadini, delle categorie, delle imprese, delle associazioni e di coloro che intendono darsi da fare per migliorare il proprio territorio, per elaborare un progetto che sia sensibile alle esigenze della città e che guardi lontano, offrendo quello sviluppo mancato in questi anni e non più rinviabile. I componenti, infatti, sono stati scelti in ragione della loro competenza”, ma che sa tanto di politico. Ne fanno parte: Antonella Sardo, Paola Damiano, Nicola Lamia, Ignazio Grimaldi, Massimo Zaccarini, Giuseppe Porracchio, Diego Di Discordia, Antonino Perria, Giuseppe Randazzo, Maurizio Oddo, Francesca Trapani, Pietro Sinatra, Elena Urso, Roberto Manuguerra, Giuseppe Mauro, Angela Ruggirello, Vincenzo Testagrossa. Si tratta dei rappresentanti delle forze e dei gruppi politici che hanno deciso di seguire la via del “Cantiere”, proposta in prima battuta da Fratelli d’Italia. Può essere considerato il braccio operativo della coalizione che affronterà il voto dell’anno prossimo con l’obiettivo d’interrompere l’esperienza amministrativa della sindaca Daniela Toscano. Coalizione che solide radici nei gruppi che fanno parte dell’opposizione al governo cittadino ericino. Il “Cantiere” porta, in particolare, il marchio di Fratelli d’Italia, VIA, Psi, Amo Erice e Cives, Cinque Stelle ed il gruppo dell’ex assessore Gianrosario Simonte. Il progetto è quello di puntare ad un progetto civico con un passo indietro delle sigle di partito, avendo come unico riferimento il programma. Da qui i tavoli di lavoro che dovranno definire la proposta progettuale per una nuova amministrazione ericina.
