Matteo Renzi pensa ad un nuovo soggetto politico riformista e liberaldemocratico e come è accaduto in altre fasi storiche, la Sicilia si propone come laboratorio politico. Con elementi di assoluta peculiarità. Come ad esempio la soddisfazione del segretario regionale di Sicilia Futura Beppe Picciolo per la nomina di Daniela Baglieri nel governo della Regione. In quota Udc ed al posto di Alberto Pierobon. Il dirigente di SF considera la nomina “un primo importante passo in direzione della costruzione di quel grande Centro che ci vede già impegnati con il nostro Movimento per dare voce ad una nuova area politica di altissima qualità, come dimostra la nomina di altissimo profilo della professoressa Baglieri che, siamo certi, saprà tutelare al meglio gli interessi di noi siciliani”. La peculiarità? La soddisfazione di Picciolo è ben più ampia e sincera di quella di tanti altri rappresentanti dell’Udc. Il partito si è infatti diviso sulla scelta, anche se ha poi tentato e tenta di trovare la quadra. Le soluzioni in campo erano diverse. Alla fine l’ha spuntata la messinese Baglieri ma la partita interna all’Udc è ancora tutta aperta. Così come l’adesione al Centro grande o grande Centro che intravede Picciolo, fatto di pezzi consistenti di ceto politico centrista, sia di quella parte che guarda a sinistra che dell’altra che guarda a destra. Nuovo soggetto politico che oltre a Sicilia Futura registra attenzione e dinamiche in corso anche all’interno di Italia Viva, del Cantiere Popolare e di alcuni gruppi autonomisti. Qualcosa di simile alla grande e nuova Democrazia Cristiana che ipotizza l’ex Presidente della Regione Totò Cuffaro. Un grande Centro o Centro grande che pensa alle Regionali del 2022 che difficilmente potrebbe essere affrontate con lo schema del 2017 e soprattutto con una ricandidatura di Nello Musumeci. L’Udc ha detto – ha dovuto dire la sua – sulla nomina della Baglieri ed ha affidato il compito al segretario regionale Decio Terrana che ha prima dovuto superare l’imbarazzo per la sostituzione di Pierobon, invitato da Musumeci a farsi da parte per fare posto ad un assessore donna, pur avendo lavorato bene. “Ci siamo trovati – ha sottolineato Terrana – davanti alla necessità di dover sostituire il nostro assessore Pierobon, che ringrazio di cuore a nome di tutta l’Udc per il grande lavoro svolto, in particolar modo per avere condotto un nuovo Piano Rifiuti che oggi sta completando l’iter procedurale in Commissione. Per continuare al meglio il buon lavoro portato avanti finora, il partito regionale e nazionale ed il gruppo parlamentare hanno scelto all’unanimità un profilo di altissimo spessore, una grande eccellenza siciliana che, sono certo, darà lustro al ruolo che ricoprirà ed all’intero Governo regionale. Siamo rappresentati in Giunta anche dal nostro altro assessore Mimmo Turano, crediamo nel progetto portato avanti dal nostro Presidente Nello Musumeci e siamo pronti a sostenere i prossimi passi che ci porteranno a raggiungere i grandi obiettivi prefissati”.