Una domanda diretta, semplice. In attesa di una risposta altrettanto diretta e semplice. A fare la domanda due dirigenti del Pd di Mazara del Vallo, componenti del direttivo cittadino: Giacoma Bettinelli Gandolfo e Loretta Tranchida. Il quesito? Il segretario comunale Giuseppe Palermo ha concordato con il partito e con il suo vertice provinciale l’adesione al rimpasto del sindaco Salvatore Quinci? Destinatario del quesito, il segretario di federazione Domenico Venuti. Risposta che non poteva essere più diretta e semplice: “La questione non è mai passata da nessun confronto con il sottoscritto, informato di quanto accaduto dalla stampa oltre che da diverse interlocuzioni avute con iscritti e dirigenti, ma la cosa che stupisce di più è
che non sia passata da nessun confronto con il circolo ed i dirigenti locali”. Il rimpasto ha portato alle dimissioni dell’assessore Caterina Agate, in giunta in quota a “Siamo Mazara” ma anche tesserata e dirigente Pd. Lo stesso rimpasto ha portato alla nomina al suo posto di Giacomo Mauro, sostenuto dal segretario e consigliere comunale Giuseppe Palermo e dal collega d’aula Matteo Bommarito. Tutti e tre espulsi da “Siamo Mazara”. Il movimento è passato all’opposizione ed è ora rappresentato soltanto dai consiglieri Stefania Marascia e Gioacchino Emmola. La risposta di Venuti entra nel merito della linea di confine che c’è tra lista-movimento e partito: “Se, da una parte, l’alleanza civica che ha portato alla vittoria del sindaco Quinci
nel 2018 ha visto il Pd confluire in un progetto più ampio rappresentato dalla lista <<SiAmo Mazara>>, non si può tuttavia accettare che il partito, ricostituito con il congresso del 2020, sia stato per circa un anno fermo e non abbia partecipato nella sua interezza al percorso culminato con il cambio dell’assessore di riferimento presente in giunta. Per di più se, da quanto emerso nei giorni scorsi, neanche il gruppo civico ha avuto un ruolo in questo snodo fondamentale”. Il segretario Venuti, nella sua risposta a Gandolfo e Tranchida rincara la dose e chiama in causa l’altro segretario: “Non entro nel merito del dibattito che ha riguardato il movimento civico, ma prendo spunto dalla vostra segnalazione per chiedere al segretario del circolo, peraltro protagonista di quanto avvenuto in quanto capogruppo di <<SiAmo Mazara>>, l’avvio immediato di un chiarimento all’interno degli organismi che, apprendo soltanto adesso, non sono mai stati convocati dalla
loro costituzione”. Da qui l’affondo politico di Venuti: “Non possiamo permetterci che quanto accaduto degeneri in una sorta di commedia degli equivoci tesa a camuffare il chiaro riposizionamento politico della giunta, a tal fine è necessario far chiarezza in tempi rapidi o correremo il rischio di non essere più credibili agli occhi dei cittadini”. Il rimpasto, oltre ad aprire la crisi nella lista-movimento “Siamo Mazara”, ha aperto le porte della giunta a Forza Italia, con la nomina di Pietro D’Angelo, ed al gruppo che riferimento all’ex assessore e consigliere Vito Torrante, con la designazione di Alessandro Norrito. Ce n’è dunque abbastanza per portare il Pd ad una profonda riflessione su ciò che è accaduto in questi giorni. Missione compiuta, dunque, per le due dirigenti comunali del partito. “Ci auguriamo – hanno sottolineato Giacoma Bettinelli Gandolfo e Loretta Tranchida – che il chiarimento possa concretizzarsi prima possibile”.
MAZARA, LA NOTA DI GANDOLFO E TRANCHIDA. LA RISPOSTE DI VENUTI ALLE DUE DIRIGENTI DEM ED IL SEGRETARIO PALERMO CHIAMATO A FARE CHIAREZZA
16 Febbraio 2021
Notizie Correlate