Passa alla Camera, con il voto di fiducia, il decreto immigrazione che comincia a sgretolare il sistema Salvini. Ed il relatore e responsabile sicurezza del Pd Carmelo Miceli non poteva essere più chiaro sul punto: “Con questo decreto si vuole contrastare la contrapposizione tra sicurezza e immigrazione figlia di un disegno politico lucido e perverso che vuole far identificare il diverso con il nemico. Salvini e la Lega adesso smettano di fare il disco rotto. Prendano atto di ciò che è già successo, elaborino il lutto e vadano avanti. E soprattutto prendano coscienza del fatto che l’ultima cosa di cui hanno bisogno gli italiani in questo momento è una opposizione che impedisce al Parlamento di occuparsi di lavoro e salute, tenendolo bloccato giorno e notte in Aula con l’ostruzionismo su ordini del giorno ad un decreto su cui la maggioranza ha già confermato la fiducia al Governo”. Miceli entra nel merito della nuova strategia sul fronte immigrazione: “Dal controllo chiacchierato a quello reale. E’ questo quello che si realizza con il decreto immigrazione. Prevedere che la quota massima di migranti ammissibili in Italia, per motivi di lavoro, possa essere stabilita in qualsiasi momento dell’anno significa consentire all’esecutivo di potere abbassare tale quota in qualsiasi momento in ragione di sopravvenute e imprevedibili esigenze. Al di là di mistificazioni, inoltre, il divieto di transito e sosta impartito ad una nave per ragioni di ordine e sicurezza, infatti, non solo resta, ma torna ad essere un reato penale e non più una mera sanzione amministrativa. L’approvazione del provvedimento costituisce solo il primo passo verso il ritorno ad un metodo serio e responsabile di affrontare i flussi migratori, tenendo insieme politica estera, comunitaria e interna, per un approccio sistemico rispetto ad un fenomeno complesso e alla pandemia da Covid, che stanno condizionando e condizioneranno a lungo la vita del nostro pianeta. Anche perché la politica dei cosiddetti porti chiusi non ha arrestato i flussi migratori”. Miceli torna ad affondare il colpo: “Abbiamo votato sì per ridare al nostro Paese il suo volto umano e per lasciarci alle spalle un periodo di assurde contrapposizioni tra diritti e valori fondamentali quali quello della vita, della sicurezza e della salute. Un sì per superare quelle inaccettabili semplificazioni concettuali che hanno visto diventare, senza alcuna distinzione, bambine, donne e uomini che fuggono da guerre, torture e carestie, pericolosi invasori della nazione, portatori di malattia e delinquenza”. Un invito forte a cambiare i decreti sicurezza che portavano la firma dell’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini era arrivato dall’assemblea provinciale del Pd di Trapani nello scorso mese di giugno alla presenza dello stesso Miceli. Era stata la presidente Valentina Villabuona – eletta durante i lavori dell’Assemblea – a riproporre, con forza, il tema di una nuova politica dell’immigrazione.
DECRETO IMMIGRAZIONE, MICELI (PD): “SALVINI ELABORI IL LUTTO. SI APRE UNA NUOVA FASE”
1 Dicembre 2020
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