Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida si lamenta per le navi – “Azzurra” ed Aurelia” – che fanno da sito di quarantena per migranti in attesa di collocazione e scoppia il caso nel Partito Democratico. La componente Base Riformista affonda la linea del primo cittadino e lo fa con il suo leader Carmelo Miceli. Il deputato nazionale dem non poteva essere più chiaro: “Le dichiarazioni del sindaco Tranchida mi lasciano perplesso. Un amministratore con la sua storia, la sua tradizione, i suoi valori e la sua esperienza dovrebbe sapere che il posizionamento di navi per la quarantena dei naufraghi sulle città portuali siciliane che affacciano sul Mediterraneo, in costanza di una pandemia, è una scelta provvisoria, divenuta necessaria per rimediare allo smantellamento del sistema degli SPRAR e la sopravennuta mancanza di luoghi stabili dove ricoverare, temporaneamente, bambini, donne e uomini sbarcati dal mare”. Miceli alza il tiro: “Da Tranchida mi sarei aspettato la capacità e il coraggio di sapere spiegare ai trapanesi che la collocazione di qualsiasi nave quarantena avviene con la totale garanzia e il rispetto della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini, senza che ci sia alcun contatto tra naufraghi e residenti. Così come dovrebbe sapere e spiegare che i migranti non resteranno a Trapani in eterno ma saranno ricollocati non appena saranno certi gli esiti dei tamponi e che la nave Aurelia, immediatamente dopo, lascerà Trapani”. Da qui la dichiarazione di Miceli si fa più che mai politica ad uso interno: “Mi stupisce che un dirigente e amministratore democratico del calibro di Tranchida si lasci andare ad una sterile polemica in salsa simil sovranista. E credo che Tranchida per primo dovrebbe avvertire la necessità di spiegare alla comunità democratica e ai vertici del partito come mai, nell’ultimo periodo, polemiche come queste stiano diventando una costante”. Rincara la dose il portavoce provinciale di Base Riformista Marco Campagna: “In considerazione di tutto questo e del fatto che non è obbligatorio avere una tessera di partito, ma se si decide di averla seppur con spirito critico, si devono condividere almeno i principi di quel partito, si chiede al segretario regionale e a quello provinciale di intervenire al fine di verificare se il sindaco Tranchida sia ancora un iscritto del Partito Democratico e se le sue dichiarazioni in tema di accoglienza e non solo e i suoi ripetuti attacchi al Governo nazionale, siano compatibili e tollerabili”. Per Campagna il sindaco è ormai “recidivo”. L’affondo dell’ex segretario provinciale del Pd trapanese: “Non sono nuovi i suoi attacchi al Governo che lo hanno portato anche ad impugnare il Dpcm che prorogava il lockdown. L’invito ai cittadini alla delazione durante l’emergenza, gli attacchi al Ministro Boccia accusato di dire fesserie, la mancanza di rispetto per le istituzioni di chi parla di <<Repubblica delle Patate>>, oltre ai continui distinguo nei confronti di temi che sono parte del Pd. Non dimentichiamo la posizione intollerante sulle famiglie arcobaleno che portò ad una grande mobilitazione dei trapanesi e al ricorso in tribunale.Tuttavia, l’ultimo comunicato è andato ben oltre, chiunque lo legge e non conosce Trapani, immagina sia amministrata da un sindaco di destra se non addirittura leghista.Sono gravi i commenti che ha provocato la presa di posizione del primo cittadino, che non solo ha fornito dichiarazioni inesatte ma ha alimentato una rabbia incontrollata sui social nei confronti dei migranti e anche del governo”.
CASO TRANCHIDA, MICELI: “IL SINDACO NON FACCIA IL SOVRANISTA”. CAMPAGNA: “E’ ANCORA DEL PD?”
20 Agosto 2020
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