TRAPANI, CHIUSA L’INCHIESTA SULL’ACQUEDOTTO. OTTO AVVISI DI CONCLUSIONE D’INDAGINE

21 Luglio 2020

Otto avvisi di conclusione sono stati emessi dalla Procura della Repubblica di Trapani nei confronti di sette dipendenti del Comune e del titolare di una ditta di trasporto d’acqua con le autobotti, tutti indagati per concorso nel reato continuato di peculato. “Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Rossana Penna – si legge in una nota della Guardia di Finanza -, hanno consentito di constatare che, tra gli anni 2017 e 2018, presso l’acquedotto comunale di Trapani in località San Giovannello, l’autotrasportatore d’acqua, con la complicità di compiacenti dipendenti comunali, ha indebitamente prelevato consistenti quantitativi di acqua potabile in assenza di valide autorizzazioni ed evadendo il pagamento dei dovuti diritti”. Ed ancora: “In particolare, grazie all’infedele operato dei dipendenti comunali addetti al controllo delle operazioni di prelievo dell’acqua, l’autotrasportatore è riuscito sistematicamente ad attingere migliaia di metri cubi di acqua potabile senza essere in possesso delle prescritte autorizzazioni che sarebbero dovute essere emesse di volta in volta dall’ente comunale previo pagamento del canone idrico previsto dall’articolo 51 del vigente regolamento per il Servizio Idrico Integrato”. La posizione dell’autotrasportatore è anche indagato “per il reato continuato di frode nell’esercizio del commercio, in quanto, sempre tra il 2017 ed il 2018, con più atti fraudolenti distinti e successivi, ha consegnato a terzi committenti, in luogo dei richiesti quantitativi di acqua potabile, volumi di acqua prelevata presso pozzi privati ed in quanto tale non utilizzabile per uso umano”. La nota sottolinea anche che “la condotta fraudolenta è stata perpetrata a danno di svariati edifici condominiali e navi crociera in transito per il Porto di Trapani, ai quali è stata consegnata quindi acqua non potabile prelevata da pozzi privati, che tuttavia – da apposite analisi fatte effettuare ai competenti organi di controllo – è risultata fortunatamente non pericolosa per la salute umana”.

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