Anche il porto di Trapani finisce per essere “preda” del pugno duro del Ministro dell’Interno Matteo Salvini sugli sbarchi degli immigrati. La “Diciotti” della Guardia Costiera è arrivata. Ha a bordo 67 migranti che erano stati salvati dal cargo “Vos Thalassa” lo scorso 9 luglio. Ma quando la nave stava per riportare i migranti nelle mani dei libici, la loro protesta è stata veemente ed è al centro dell’ennesima diatriba dell’esponente leghista. Salvini vuole le manette per i presunti aggressori dell’equipaggio del cargo che sarebbero stati costretti a cambiare rotta affidando poi i migranti alla “Diciotti”. Ma Salvini non intende autorizzare lo sbarco se non sarà fatta chiarezza su ciò che è accaduto sulla “Vos Thalassa” e se non verranno arrestati i migranti accusati di impossessamento di nave, minacce e violenza. Sono infatti queste le accuse che dovrebbero essere contestate ai migranti che si sono ribellati. Sarebbero due. C’è un’indagine e c’è la Procura della Repubblica che attende di poter conoscere e leggere le carte per poter intervenire. Stamattina alle 8,30 è stato organizzato un presidio anti-razzista al Molo Ronciglio, dove è arrivata la nave della Guardia Costiera. Una manifestazione che è stata accompagnata dalla presenza costante al molo della stampa e di gruppi di trapanesi che hanno voluto mostrare la loro solidarietà nei confronti dei migranti.
TRAPANI, SALVINI NON AUTORIZZA LO SBARCO DEI MIGRANTI
12 Luglio 2018
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