Il pesce, sardine, era buono ma assolutamente “abusivo”. Nel blizt del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera sono stati sequestrati 350 chili di prodotto ittico. L’intervento è scattato alle 4 del mattino dello scorso 28 marzo al porto peschereccio di Trapani. Era appena arrivato un furgone da Mazara del Vallo con a bordo 40 casse di pesce, dal valore commerciale di 2.000 euro. Pesce però senza alcuna documentazione e senza tracciabilità. Le sardine erano pronte per essere immesse nel mercato del commercio clandestino. Ma la Guardia Costiera anticipato tutti e dopo avere sequestrato e confiscato le 40 casse ha immediatamente attivato i controlli sanitari, che sono stati fatti dall’ASP. I veterinari hanno potuto attestare il grado di freschezza del pesce ed hanno dato il via libera al suo utilizzo dopo un trattamento termico a -20 gradi per 24 ore. Da qui la decisione del Comandante della Capitaneria di Porto di Trapani Franco Maltese che ha contattato il Vescovo Pietro Maria Fragnelli per individuare i centri caritatevoli che avrebbero potuto beneficiare del sequestro, utilizzando il pesce. Oggi la Capitaneria ha provveduto a consegnare le sardine alle strutture indicate dalla Curia: Fraternità “Servi di di Gesù Povero; Casa Famiglia Domenico Amoroso; Parrocchia Santissimo Salvatore; Associazione San Giuseppe Lavoratore; Seminario Vescovile di Trapani.
TRAPANI, PESCE SEQUESTRATO AL PORTO PESCHERECCIO. OFFERTO AI PIU’ POVERI
30 Marzo 2018
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