Il sindaco non parla. Le forze dell’ordine non prendono posizione. E’ la sintesi dell’associazione “Simona Genco Onlus”, che ha portato i suoi rappresentanti a chiedere l’intervento del Prefetto Giuseppe Priolo per convocare una tavola rotonda per affrontare l’emergenza delle baby gang che girano per la città, in particolare nel centro storico di Trapani. L’associazione rimanda all’ultimo episodio che ha avuto la Villa Comunale come teatro dell’ennessima violenza. “Un ragazzo – scrive l’associazione – appena uscito dalla scuola è stato avvicinato e minacciato con un coltello da due ragazzini che gli intimavano la consegna del telefono cellulare non esitando a sferrargli un pugno di fronte al suo rifiuto”. L’associazione fa rilevare che non si tratta di un fatto isolato e che già un altro ragazzo, qualche settimana fa, è stato pestato a sangue ed è finito in ospedale in gravissime condizioni. Il sedicenne ha rischiato davvero grosso. “In città – aggiunge l’associazione – la paura è tanta. I genitori preferiscono non fare uscire i propri figli e le baby gang continuano indisturbate a mettere in atto le loro malefatte contro i malcapitati di turno”. Da qui l’atto d’accusa della “Simona Genco Onlus”: “Il tutto nel silenzio assoluto delle istituzioni. Nessuna parola è stata proferita a riguardo dal sindaco di Trapani Vito Damiano e nessuna presa di posizione c’è stata da parte dei rappresentanti delle forze dell’ordine”. Al Prefetto Priolo l’invito a farsi promotore “della convocazione di una tavola rotonda alla presenza del sindaco, delle forze dell’ordine e delle associazioni con il chiaro intento di affrontare la problematica e proporre soluzioni”.
TRAPANI, ASSOCIAZIONE “SIMONA GENCO”: “LA CITTA’ E’ IN BALIA DELLE BABY GANG. INTERVENGA IL PREFETTO”
24 Novembre 2016
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