Mentre Ryanair litiga con il governo italiano per l’aumento della tassa aeroportuale i sindaci della provincia di Trapani torneranno a riunirsi per fare il punto della situazione sull’azione di co-marketing che hanno intrapreso nel 2014 per sostenere – 2 milioni di euro all’anno per 3 anni – l’aeroporto di Birgi. L’aumento della tassa aeroportuale è del 40%, passa da 6,5 a 9 euro a passeggero in partenza da un aeroporto italiano ed è in vigore dal primo gennaio. La risposta della compagnia aerea irlandese è stata immediata. Due basi tagliate, Alghero e Pescara, e tutti i voli cancellati dallo scalo di Crotone a partire da ottobre. Ryanair è andata su tutte le furie perché l’aumento della tassa è legato al fondo cassa integrazione degli ex piloti dell’Alitalia. Qui a Trapani di Birgi e di aeroporto si tornerà a parlare domani. Il presidente del coordinamento dei sindaci – e presidente della Camera di Commercio – Pino Pace ha convocato i primi cittadini. Gli uffici camerali hanno verificato le condizioni dei pagamenti. Ci sono ancora nodi da sciogliere, a cominciare dal pagamento dell’IVA. Le difficoltà economico-finanziarie dei Comuni continuano a farsi sentire e sono cristallizzate nell’elenco dei pagamenti pro quota del 2014 e 2015. Ma l’assemblea per il co-marketing dovrà avviare anche il confronto sul futuro dell’accoedo con la “AMS”, la società che gestisce l’immagine della Ryanair. Il 2016 è infatti l’annno di scadenza del contratto. Una sua ricoferma è ancora tutta da definire così come le stesse prospettive dell’aeroporto che dovrebbe avviarsi verso la fase di privatizzazione.
BIRGI, ASSEMBLEA DEI SINDACI PER IL CO-MARKETING. ED INTANTO RYANAIR LITIGA CON IL GOVERNO RENZI
3 Febbraio 2016
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