Il sindaco di Erice Giacomo Tranchida prova a dividere l’opposizione tracciando una linea di confine tra quei consiglieri che hanno consentito, con la loro presenza ed il loro voto, di approvare gli emendamenti e poi il piano triennale delle opere pubbliche – il Comune di Erice non ha ancora approvato il bilancio di previsione 2015 – e gli altri consiglieri, tutti del Psi, che, a suo dire, abbandonando l’aula avrebbero tentato di far saltare le seduta. “A nome della città di Erice – ha dichiarato Tranchida a conclusione dei lavori consiliari – ringrazio, ben oltre gli schieramenti politici, i consiglieri di maggioranza e d’opposizione che, accantonando la dialettica politica, all’unisono, invece, si ritrovano determinati nel salvaguardare gli interessi dei cittadini, emarginando quanti, con le loro azioni, risultano invece indegni di rappresentarli”. Tranchida fa nomi e cognomi. Quelli dell’opposizione responsabile, che è rimasta in aula ed ha votato, Cettina Montalto e Lella Pantaleo, e quelli della maggioranza, Ninni Romano, Pino Agliastro, Pino Ingrasciotta, Nino Marino, Pippo Martines e Giuseppe Spagnolo, Enzo Caico, Gianrosario Simonte, Diego Sugamele e l’indipendente Valeria Ciaravino. Fa anche in nomi dell’opposizione “sterile, dannosa ed ostruzionistica”, Peppe Alastra e Giovanni Maltese. Con gli emendamenti al piano triennale sono entrati a farne parte due progetti: uno per la realizzazione di impianti di illuminazione a led, 6 milioni di euro, e l’altro per la riqualificazione delle aree periferiche degradate, in particolare Via dei Pescatori dove c’è un’area confiscata a Grigoli per destinarla a Parco urbano polifunzionale.
ERICE, TRANCHIDA DIVIDE L’OPPOSIZIONE TRA “BUONI” E “CATTIVI”
15 Gennaio 2016
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