TRAPANI, IL CONSIGLIO SI BLOCCA E L’OPPOSIZIONE “CHIAMA” LA CORTE DEI CONTI

18 Ottobre 2025

L’opposizione alza il tiro e si rivolge alla Corte dei Conti. Lo spiega in una nota: “La maggioranza fugge dall’aula. Presenteremo esposto alla Corte dei Conti per danno erariale”. Questi i fatti contestati: “Nella seduta di prosecuzione del consiglio comunale del 17 ottobre, la maggioranza ha ancora una volta tradito ogni principio di responsabilità istituzionale: dopo aver formalmente fatto l’appello e aperto la seduta, il vicepresidente del Consiglio, Genco, ha deciso unilateralmente di aggiornare i lavori, bloccando la trattazione di materie di rilevanza pubblica — come la somma urgenza e il regolamento Taxi — soltanto perché la maggioranza non disponeva dei numeri necessari per deliberare”. Per la minoranza consiliare si tratta di un’azione inaccettabile: “Non si tratta di un semplice rinvio, ma di un atto politico che dimostra la mancanza di coraggio e di responsabilità verso l’istituzione consiliare e verso i cittadini che essa rappresenta”. L’opposizione fa un po’ di conti e denuncia quello che considera uno spreco di risorse pubbliche. Le sedute d’aula costano. Ma c’è anche “la lesione del principio di buon andamento dell’amministrazione: scarso rispetto per il funzionamento degli organi democratici e per il diritto della cittadinanza
“a partecipare e conoscere le decisioni che la riguardano”. Ed infine: “Carenza politica e assenza di volontà di confronto. L’unico motivo dell’interruzione è chiaro: non si avevano i numeri in aula. Chi è investito del ruolo decisionale non può fuggire al confronto e alla responsabilità”. Meglio dunque che se ne occupi la Procura della Corte dei Conti. L’opposizione intende affidargli il compito di “accertare la presenza di un possibile danno erariale all’ente comunale e la configurabilità di responsabilità contabili e amministrative nei confronti dei soggetti coinvolti”. Ed ancora: “La città non può continuare a pagare per l’arroganza e l’incapacità di chi governa senza saperlo fare”.

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