Andrea Bulgarella non ce l’ha fatta. Ha lottato ma si è dovuto arrendere all’età di 79 anni. E’ morto da qualche ora per una malattia che non gli ha lasciato scampo. Va via, con lui, un pezzo della storia di questa città. Storia difficile per lui in tanti frangenti. Ha amato il bello in un territorio che fa di tutto per essere brutto. Ha amato il confronto in un territorio che preferisce il silenzio. Ha amato la libertà in un territorio che invece vuole stare supino, sempre al soldo di qualcuno. Hanno provato a fargli davvero male, colpendolo dove faceva più male. Lui, l’imprenditore delle denunce, lui l’imprenditore che si scagliava contro il sistema di potere, contro i poteri forti, accusato di essere colluso con la mafia. Un’accusa infamante che la giustizia ha cancellato ma che il suo cuore non è mai riuscito a superare. Voleva cambiare questa terra, Bulgarella. Hanno invece tentato di cambiare lui. Non ci sono riusciti perché alla fine è sempre riuscito a far valere le sue ragioni. Ha lasciato una testimonianza delle sue battaglie: libri, interventi pubblici, accuse, atti giudiziari, che hanno trovato l’indifferenza a contrastarli. Bulgarella non è stato soltanto un imprenditore di successo. Capacità riconosciute nel resto d’Italia e nel mondo, un po’ meno nella sua città, intesa come territorio. E’ stato un appassionato di sport, del calcio. Presidente amatissimo dai tifosi, presidente che sfiorò la serie B, poi raggiunta con Vittorio Morace, presidente che ha amato la maglia senza interessi, senza eccessi, senza guasconate. Ha sempre fatto della sua educazione un marchio di fabbrica che ha coinvolto i suoi collaboratori. Prima di tutto è stato un cittadino che ha reclamato i suoi diritti ben consapevole dei suoi doveri.
TRAPANI, E’ MORTO L’IMPRENDITORE ANDREA BULGARELLA

31 Maggio 2025
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