Il botta e risposta consiliare tra il consigliere di Fratelli d’Italia Maurizio Miceli ed il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida non è passato inosservato. Il primo ha dichiarato in aula: “Noi, e mi riferisco al gruppo di Fratelli d’Italia, non favoriamo contributi a nessun familiare, così come non abbiamo mai dato affidamenti diretti al capomafia di Valderice”. Da qui la replica del primo cittadino: “Invito il segretario generale ad inviare lo stralcio del verbale al Procuratore della Repubblica così capiamo chi avrebbe dato affidamenti diretti al capomafia di Valderice, imprenditore e primo sponsor politico di qualche barone, di un senatore al quale il consigliere in questione ha fatto da cameriere politico”. Il faccia a faccia da oggi è un gioco a triangolo perché ha deciso di dire la sua il segretario regionale e vicesegretario nazionale del Psi Nino Oddo: “Le cose dette da Miceli, lo ho dette io 20 anni fa e le ha ripetute Andrea Bulgarella nel suo memoriale recentemente pubblicato. Bulgarella, inoltre, ne ha fatto oggetto di un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Caltanissetta. Non a quella di Trapani. Avrà avuto i suoi buoni motivi che non conosco. Come lui e come tutti i cittadini confido che la giustizia, in tempi più veloci di quelli richiesti dall’accertamento della verità sull’accordo Tranchida-Manuguerra nel 2007, apra uno squarcio nel governo di questo territorio nell’ultimo quarto di secolo”.
TRAPANI, SCONTRO MICELI-TRANCHIDA. ODDO: “HO DETTO LE STESSE COSE VENT’ANNI FA”
20 Novembre 2024
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