CASO PD, SAFINA CHIEDE A BARBAGALLO E NICITA DI NON PARTECIPARE AL CONVEGNO

26 Aprile 2024

La quiete dopo la tempesta? L’onorevole Dario Safina ci prova ma il risultato non è scontato. Da parte sua ha sotterrato l’ascia di guerra: “Non sono abituato ad alimentare polemiche e non è certamente tempo di divisioni, men che meno di lacerazioni che non fanno il bene del partito. Per questo motivo ho chiesto al segretario regionale Anthony Barbagallo ed al senatore Antonio Nicita di non venire alla manifestazione di partito organizzata da me, per il partito e non per me, nella giornata di domani”. Safina si affida allo sostanza dell’incontro di domani pomeriggio: “La mia intenzione è sempre stata quella di dare un contributo, per il ruolo che ricopro e come ho sempre fatto da qualsiasi posizioni mi sia trovato nel partito, alla crescita del Pd in questo territorio. Non è tempo di spaccature, la mia propensione al dialogo e al confronto è notoria, ed è anzi il momento di costruire tutti assieme, nel pieno rispetto dei ruoli, quel partito nuovo che tutti noi iscritti e simpatizzanti ci aspettiamo”. Torna su quello che diventa quasi un convegno a metà rispetto alle aspettative iniziali: “Ho ritenuto opportuno chiedere al segretario regionale del Pd di non venire proprio per evitare di far diventare una questione personale un casus belli di partito o di correnti interne al Pd. Sarà il segretario stesso, quando e se lo riterrà opportuno, ad affrontare la questione nelle opportune sedi politiche. Inoltre, ho chiesto al senatore Nicita, candidato alle Europee, di non partecipare a questo evento proprio per evitare di etichettare la manifestazione politica come una sorta di spot elettorale per alcuni e non per tutti. Non era e non è mia intenzione fare sfoggio di forza consensuale ma, semmai, era ed è l’intenzione di un militante che ha nel cuore gli interessi di un partito. Si potrebbe affermare che ho organizzato una manifestazione pro domo mea? Sì, con la specifica che la mia casa è il Pd, quindi legittimamente ed orgogliosamente”. Poi il ramoscello d’ulivo a chi ieri aveva messo sotto tiro, il segretario Domenico Venuti e la presidente dell’assemblea provinciale Valentina Villabuona: “Ci sono tutti i presupposti per lavorare al nuovo Pd, un Pd inclusivo e non esclusivo”.

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