ERICE, PRESIDENZA DEL CONSIGLIO AL PD? OPPURE SORPRESA D’AULA?

13 Aprile 2024

E’ sicuramente una questione politica ma è anche un problema di numeri. Il consiglio comunale di Erice è convocato per oggi alle 15,30. All’ordine del giorno l’elezione del nuovo presidente del consiglio comunale dopo la morte di Luigi Nacci, che era stato chiamato a presiedere i lavori d’aula. Nacci ottenne 11 voti, uno in più di quelli a disposizione della maggioranza che era uscita dalle urne (10-6). Per essere eletti al vertice del consiglio sono necessari almeno 9 voti, tanti quanto sono quelli a disposizione dell’attuale maggioranza, che ha dovuto registrare lo strappo della vicepresidente del consiglio Assunta Aiello, passata da qualche tempo all’opposizione. Si vota a scrutinio segreto. La maggioranza dovrà dunque essere allineata e compatta per portare a casa la presidenza. Probabile – ma sarà lo scrutinio a dirlo – che la coalizione della sindaca Daniela Toscano metta in sicurezza i suoi voti con un vecchio sistema di controllo del voto – legittimo e nel rispetto delle regole -, che è quello di differenziare, per gruppo, le diverse soluzioni che possono essere utilizzate per esprimere la preferenza. L’opposizione consiliare ha invece 7 voti da mettere in gioco. Se riuscisse a fare breccia in una parte della maggioranza potrebbe far saltare l’accordo che sarebbe stato raggiunto dalla maggioranza sulla candidatura del dem Ruggero Messina. Ieri con la maggioranza senza accordo – non a caso ha disertato i due appelli della seduta consiliare rinviando tutto a questo pomeriggio – le indiscrezioni puntavano su Antonio Pierucci e Vito Milana. Se dovesse spuntarla Messina ci sarebbe una modifica degli equilibri di maggioranza perché la presidenza affidata a Nacci era un riconoscimento al gruppo che fa riferimento all’assessore regionale Mimmo Turano, che può contare sulla neo consigliera Sonia Mazzeo – figlia dell’assessore del Comune di Trapani Alberto Mazzeo -, che ha preso il posto di Nacci come prima dei non eletti. Dunque se la maggioranza rispetterà il patto che avrebbe sottoscritto in queste ore dovrebbe esserci una fumata bianca già alla prima votazione. Se invece dovessero riproporsi, in aula, i mal di pancia che hanno accompagnato le trattative – sarebbe stato interessato e coinvolto il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida – ci sarebbe spazio per una sorpresa politica che, indubbiamente, metterebbe in crisi la maggioranza della sindaca Toscano.

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