TRAPANI, CONSIGLIO COMUNALE. TUTTI CONTRO TUTTI. MAGGIORANZA NERVOSA

21 Marzo 2024

Seduta ad alta tensione a Palazzo Cavarretta. Le comunicazioni dei consiglieri hanno aperto un nuovo squarcio nella maggioranza. Scontro frontale tra l’esponente del Pd Marzia Patti e la presidente Anna Lisa Bianco. La prima ha posto il problema delle stesse comunicazioni, a suo dire, strumentalizzate, come nel caso dell’interno del consigliere di Fratelli d’Italia Maurizio Miceli che ha commentato una nota del sindaco Giacomo Tranchida, assente. “Il sindaco – ha detto Miceli – sa tutto dei misteri di questa città. Ma non fa mai nomi e cognomi. Domani mi recherò alla Procura della Repubblica per comprendere se ha presentato una denuncia. Se non l’ha fatto, è da denunciare per omessa denuncia. Nella sua nota, che si nutre della cultura del sospetto, ha prima indicato un funzionario, chi è?, come freno all’amministrazione. Ha poi parlato delle partecipate, lasciando intendere che c’è un conflitto d’interessi. Ma chi ha nominato i consigli d’amministrazione di queste società? Li ha nominati lui”. Miceli era stato preceduto dal consigliere dell’Mpa Tore Fileccia, che ha stigmatizzato, in particolare, uno stralcio della nota di Tranchida che criticava un “comico nano”. “Mi sono misurato – ha detto Fileccia – e sono un metro e 65 centimetri. Non rientro nei parametri di quella che è una malattia, che merita rispetto. Queste sono affermazioni vergognose”. Da qui il battibecco tra la consigliera Patti e la presidente. “Lei – ha sottolineato l’esponente dem – deve far rispettare il regolamento. Non può consentire di farlo violare con offese al sindaco”. La presidente ha replicato che non c’era alcuna violazione del regolamento. La consigliera Patti ha così deciso di abbandonare i lavori d’aula. Un altro fronte interno alla maggioranza l’ha aperto il consigliere ed assessore Alberto Mazzeo che ha chiesto ed ottenuto la parola per leggere un documento che è poi stato allegato agli atti della seduta. Mazzeo, in soldoni, ha risposto in parte al sindaco ed in parte al documento del Pd. Sindaco e Partito Democratico avevano criticato la bocciatura di un emendamento (Passalacqua-Patti) che intendeva integrare la mozione presentata dal consigliere Nicola Lamia – approvata dall’aula con i voti di buona parte della maggioranza – per il ricordo della tragedia delle foibe. L’emendamento, bocciato in aula, nella scorsa seduta, inseriva un riferimento alla Shoah, al genocidio degli ebrei. “Fatti storici – ha letto Mazzeo – che hanno genesi diverse, che non vanno confusi”. Ed ancora: “Proporremo una targa da porre in Via Giudecca, nell’ex quartiere ebraico per ricordare il sacrificio di questo popolo”. E soprattutto: “Poniamo una questione di metodo. Modificare il documento senza il consenso dei promotori sarebbe stato scorretto nei loro confronti”. Durissima la replica della consigliera del Pd Giulia Passalacqua: “L’emendamento aveva l’obiettivo d’integrare un documento che sulle foibe era intriso di revisionismo storico. Forse non sono stata chiara. Si parlava di pulizia etnica”. Anche il consigliere Giovanni Parisi aveva manifestato il suo disappunto per l’iniziativa delle due consigliere dem. Passalacqua ha chiamato in causa anche lui: “Parla di rispetto ed umiltà? Abbiamo sempre rispettato tutti”.

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