TRAPANI, PRESIDENTE BIANCO: “NON MI DIMETTO!”. PAROLA ALLA COALIZIONE TRANCHIDA

“Parla, devi parlare, non puoi stare zitta”. Ed ancora: “Non puoi rimanere in silenzio, sta passando troppo tempo”. Erano i “consigli” di maggioranza. E la presidente Anna Lisa Bianco – coinvolta nell’operazione “Aspide”, prima arresti domiciliari poi annullati dal Tribunale del Riesame – ha deciso di parlare. Non poteva essere più chiara. Lei non si dimette. Perché è sicura di non avere commesso alcun reato – il tentativo di conoscere le materie d’esame per un concorso all’Azienda sanitaria provinciale – e di essere dunque in grado di dimostrare la sua estraneità ai fatti che le vengono contestati. Perché considera le dimissioni – chieste da una parte della maggioranza – qualcosa di simile ad una ammissione di colpa. Perché intende rispettare fino in fondo il consenso ricevuto dagli elettori. Perché ritiene che ci siano tutte le condizioni per continuare a svolgere la sua funzione istituzionale di presidente dell’assemblea di Palazzo Cavarretta. Rimane dunque al suo posto, nonostante le sedute della conferenza dei capigruppo disertate dai gruppi di maggioranza per sottolineare il loro dissenso nei suoi confronti. La nota della presidente consente comunque un passo avanti alla coalizione. Era stata richiesta una sua presa di posizione e la presidente, anche se dopo una lunga pausa di riflessione, ha scelto di dire la sua. Rimane al suo posto e rimane all’interno del gruppo di “Trapani Tua”. La nota in questione non aggiunge nulla di più al silenzio che aveva finora opposto, perché era un silenzio operativo, con la sua decisione di non dimettersi dalla carica di presidente. Con le sue dichiarazioni, però, la palla passa sull’altra parte del campo, quella della maggioranza. Una riunione di coalizione è stata convocata per lunedì prossimo. Se la richiesta di dimissioni verrà reiterata si aprirà una crisi di maggioranza perché è evidente che “Trapani Tua” è in linea con quanto dichiarato dalla Bianco. Se la nota della Bianco avrà fatto presa all’interno della coalizione ci sarà un chiaro passo indietro di chi ha, in queste settimane, denunciato “imbarazzo politico” e confermando la necessità di un passo indietro della presidente. La maggioranza Tranchida è dunque al bivio.