TRAPANI ED ERICE, OPPOSIZIONI ALL’ATTACCO PER L’EMERGENZA IDRICA

20 Febbraio 2024

Di acqua a Trapani ed Erice ce n’è poca ma per le rispettive opposizioni consiliari, le amministrazioni Tranchida e Toscano fanno acqua da tutte le parti. Da qui la richiesta, sia in un Comune che nell’altro, di un consiglio straordinario ed aperto. I primi a richiederlo sono stati i consiglieri di minoranza ericini. “Amministrare – hanno scritto Maltese, Mannina, Spina, Aiello, Cavarretta, Favara e Pollari – significa anche gestire emergenze che non rientrano direttamente nelle proprie competenze e non limitarsi ad addossarle sempre e comunque agli altri. Per questo abbiamo chiesto all’amministrazione Toscano di farsi promotrice di un tavolo tecnico alla Regione e di istituire una task force comunale permanente per la gestione dell’emergenza”. Il problema ericino è il seguente. Ancora la nota della minoranza: “Negli ultimi mesi del 2023 in Sicilia non ha piovuto e le vasche artificiali disponibili, tra novembre e dicembre, sono andate in grave deficit. A ciò vanno aggiunti i persistenti cedimenti strutturali della fatiscente rete idrica comunale, e le gravi perdite idriche dei bacini che conseguenzialmente ormai aspirano acqua mista a fango. Da qui la decisione obbligata dell’Autorità di Bacino di razionare le risorse idriche. Decisione che colpisce quotidianamente molti quartieri della nostra città, creando notevoli disagi ai cittadini”. Non va meglio a Trapani. Ancora una nota ed ancora la minoranza sugli scudi: “Abbiamo ritenuto necessario chiedere un consiglio comunale straordinario per fare chiarezza sulla grave crisi idrica che affligge Trapani, figlia di mancanza di programmazione e, purtroppo, anche di imprevisti come la rottura della condotta”. Fratelli d’Italia, Mpa ed “Amo Trapani” fanno quadrato: “La nostra richiesta di consiglio straordinario, aperto alla partecipazione della cittadinanza, è stata proposta con urgenza al presidente del consiglio, affinché la fissazione sia celere, non oltre il 26 febbraio prossimo, perché non è possibile che interi quartieri come Villa Rosina siano senza acqua ormai da oltre venti giorni. La cittadinanza, afflitta da questa problematica, ci informa di aver ripetutamente contattato sindaco e assessori, senza tuttavia ricevere alcun cenno di riscontro, si vede che è finita la campagna elettorale degli impegni da millantare”. L’opposizione aggiunge che è tutto più difficile anche per le questioni interne alla maggioranza: “Rappresentiamo che non sono state convocate altre sedute consiliari per le beghe interne alla maggioranza, che ha deliberatamente disertato le conferenze dei capigruppo ritardando la convocazione del consiglio. L’opposizione ha chiesto più volte interventi sul servizio mensa, sullo stato idrico, sulle difficoltà del cimitero e sulle tante problematiche che affliggono la nostra città senza, tuttavia, avere risposta alcuna”. La bega più significativa è quella che rimanda al caso della presidente Anna Lisa Bianco, che ha deciso di non dimettersi dalla carica dopo aver letto le motivazioni del Tribunale del Riesame che ha annullato la misura cautelare degli arresti domiciliari, consentendo alla consigliera di poter tornare a Palazzo Cavarretta per svolgere le sue funzioni consiliari e di presidenza. Pezzi significativi della maggioranza hanno però chiesto le sue dimissioni anche dopo le motivazioni del Riesame. Da qui una conferenza dei capigruppo andata a vuoto per mancanza del numero legale ed il rischio in prospettiva di un confronto-scontro in aula se la presidente dovesse decidere di guidare i lavori consiliari.

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