Il Pd di Marsala non ha più un gruppo dirigente. L’elezione al vertice del partito di Paolo Pace è soltanto un ricordo. La volontà espressa in un congresso difficile, che portò all’elezione di Pace ma anche allo “strappo” di una parte consistente dei dem che non parteciparono ai lavori ed al voto, si è dispersa nel tempo. L’ex segretario Pace ha inviato una lettera alla stampa per fare chiarezza sulla sua posizione politica e per ribadire un punto che è anche una ferita aperta in casa dem. Non si è dimesso. E’ stato sfiduciato e spiega come. Spiega anche perché e cosa blocca ormai da anni il Pd, fermo ancora alle elezioni che ha perso qualche anno fa.
Il testo integrale della lettera
Ebbene sì, ci risiamo. La vetusta, come usa dire la nostra Segretaria Elly Schleyn, abitudine della Sinistra di farsi male da sola, ritorna. Chiariamo, fuori dal politichese del comunicato esitato dal Direttivo e dalla Segreteria del Pd marsalese: il Segretario Paolo Pace non si è dimesso. E’ stato sfiduciato dal Direttivo. Sfiduciato perché, anzitempo, ha intuito, e mi perdonerà l’ apparente astruseria, una coazione a ripetere. Ovvero il ripetere, in automatico, errori politici del passato. Quali? Il riproporre alla Città una linea politica e un gruppo che se ne fa interprete che la Città stessa, i cittadini marsalesi stessi avevano bocciato, senza alcuna remissione. E per di più, con modalità depotenziata, considerando che il collega, ex sindaco, da più di tre anni fa partito a sé. Ritorna la vetusta abitudine di non apprendere e, aggravante, non trarre profitto dagli errori commessi. Adesso a Marsala si profila un esperimento politico ovvero la creazione di un Partito di casa propria (Pdcp) considerando che non stati accettati gli sforzi del Segretario di integrare ed includere le altre sensibilità del Pd marsalese. Appare chiara la volontà di coltivare il principio dell’autosufficienza al fine di realizzare uno schema di azione politica già precostituito o comunque prefigurato. Mi sento davvero sollevato da questa sfiducia accordatami e velata dal politichese delle dimissioni di massa (ma almeno un po’ di coraggio politico no?). Sollevato perché adesso potrò dedicarmi con maggiore libertà alla promozione e valorizzazione delle migliori energie politiche e culturali della mia Città che, dopo trent’ anni, mi ha riaccolto. E desidero esemplificarle queste energie. Due, tra le tante : il talento e la generosità politica dell’ amico Daniele Nuccio che questa Città sta riponendo nel cassetto e poi il Festival 38° Parallelo che tanto lustro a livello nazionale sta dando alla nostra Città che molti vorrebbero in connotazione paesana come il recente sfregio del Teatro Sollima dimostra. E, non ultimo, il seme politico che ho contribuito a porre a dimora incontrandoci periodicamente con gli amici di Europa Verde, Cinque Stelle, Rifondazione Comunista e Partito Socialista al fine di perseguire un obiettivo d’ amore per la nostra Marsala: creare una seria, libera ed efficiente alternativa politica al triste decadentismo dell’ Amministrazione Grillo, scevra da interessi di ristretti gruppi. Paolo Pace