REGIONE, NASCE L’ALTERNATIVA. DE LUCA: “COMITATO DI LIBERAZIONE”. ODDO: PROGETTO PER UNA NUOVA SICILIA”

7 Febbraio 2024

Cateno De Luca punta dritto all’obiettivo: “Oggi nasce un Comitato di liberazione della Sicilia per mettere fine a questa gestione politico affaristica delle istituzioni regionali”. L’opposizione all’Ars ci prova. Vuole esserlo anche nei territori per costruire l’alternativa al centrodestra. Sud chiama Nord, Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Psi e ed il resto del centrosinistra hanno fatto un ulteriore passo verso l’unità. Il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Antonio De Luca ha delineato lo scenario politico che l’opposizione sa di dover affrontare: “Schifani, recentemente, ha affermato che il 2024 per il suo governo dovrà essere l’anno delle cose visibili. Evidentemente anche lui, come la stragrande maggioranza dei siciliani, si rende conto che il suo esecutivo finora non ha fatto nulla di concreto. E mi riferisco ad esempio alla riforma dei rifiuti, a quella dei forestali, a quella dei parchi, a quella dei consorzi di bonifica, sparite dai radar. Nessuna reale attenzione è stata sinora dedicata alla sanità pubblica e a una reale riduzione delle liste d’attesa, soprattutto in relazione agli esami salva vita. Nell’agenda del governo ci sono solo norme vergognose come la sanatoria, la salva ineleggibili, l’inutile riforma delle Province, l’odiosa spartizione delle poltrone della sanità, fatta senza pudore e alla luce del sole”. “Le forze di opposizione – ha aggiunto il parlamentare grillino  – sono qui oggi per testimoniare un percorso comune nato in aula, ma che può andare oltre. Vogliamo creare un’offerta politica alternativa e concreta al governo peggiore della storia e la vogliamo creare con basi solide e soprattutto condivise con largo anticipo con il territorio”. Per il capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro “le opposizioni hanno avviato un lavoro importante dentro il Parlamento. Stiamo lavorando per difendere gli interessi dei siciliani sostenendo politiche di sviluppo per agricoltura, lavoro, trasporti e sanità. La coalizione di centrodestra ha dimostrato di saper restare unita solo per la gestione del potere ma non rispetto agli obiettivi e ai temi da affrontare, basti pensare alla totale assenza nell’ultima finanziaria del governo Schifani di norme di sostegno al mondo agricolo, che in questi giorni  giustamente protesta, o alla gestione clientelare della sanità con la maggioranza che è sembrata più preoccupata della spartizione delle poltrone che non dell’organizzazione di un’assistenza sanitaria  capillare ed efficace. Di fronte all’imbarazzante inefficienza del governo, Pd, Movimento 5stelle e Sud chiama Nord stanno dimostrando compattezza e sintonia, privilegiando gli obiettivi e non le ambizioni personali”. Il leader di Sud chiama Nord ha provato a fare sintesi. “Il comune denominatore che deve riguardare tutti i siciliani – ha affermato Cateno De Luca -, è il fronte di un comitato di liberazione della Sicilia. Abbiamo già dimostrato in aula durante la discussione sulla legge di stabilità che come opposizioni siamo in grado di fare un passo avanti per mettere da parte certi steccati e certe storie e guardare avanti nell’esclusivo interesse della Sicilia. Noi rappresentiamo la maggioranza dei siciliani, mentre oggi la Sicilia è governata da una minoranza, così come abbiamo più volte detto in aula. Il presidente Schifani passerà alla storia per essere il presidente che ha registrato più assenze. Stiamo gettando le basi per un progetto credibile per i siciliani. Entro qualche anno bisognerà individuare un metodo per fare sintesi e offrire una reale alternativa a questa terra. Noi ci siamo”. Presente alla conferenza stampa anche il segretario del Psi siciliano Nino Oddo: “Il percorso intrapreso è quello che avevamo indicato al nostro congresso regionale che aveva visto la presenza dei rappresentanti di Pd, Sud chiama Nord e Cinque Stelle. Ci sono le condizioni per poter costruire un progetto politico di rinascita per la Sicilia. E c’è la consapevolezza che sia necessario costruirlo nel tempo per coinvolgere i territori. Le soluzioni a ridosso delle elezioni servono a poco e rischiano di essere perdenti. Il Psi farà la sua parte fino in fondo”.

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