La nota del sindaco Salvatore Quinci è di poche righe e dice poco. Prende in considerazione le dimissioni dell’assessore ai Lavori Pubblici Vito Torrente, fa riferimento alla sua lettera ma non si addentra nelle questioni di carattere politico. Cosa che invece prova a fare il consigliere Giorgio Randazzo che pone una serie di questioni. Torrente ha cercato di chiarire il suo passo indietro con un’intervista. Ha puntato il dito contro una parte della maggioranza ed ha in qualche modo indebolito il fronte che è pronto a sostenere la ricandidatura di Quinci. Randazzo affonda così i suoi colpi. Quinci è stato indicato come un possibile candidato del centrodestra o di una sua parte. Le dimissioni di Torrente – per il consigliere della destra – potrebbero essere una sorta di certificazione dell’impossibilità di far convergere il centrodestra sulle posizioni del sindaco. Randazzo infatti chiama in causa, anche se non lo cita, il figlio dell’assessore dimissionario, Paolo Torrente, che è un dirigente provinciale di Fratelli d’Italia e che avrà di sicuro un ruolo di primo piano nelle Comunali dell’anno prossimo. Ma c’è un dato politico di non poco conto: Randazzo e Torrente figlio fanno parte della stessa comunità politica, quella di Fratelli d’Italia. Il consigliere tuttavia ha già fatto la sua scelta ed ha deciso di sostenere la candidatura a sindaco di Nicola Cristaldi. Torrente, invece, da dirigente di partito, non ha ancora scelto perché Fratelli d’Italia non ha indicato il percorso che intende seguire per le Amministrative dell’anno prossimo. La tornata elettorale mazarese si presente sempre di più come una partita a scacchi. E come le partite a scacchi di altissimo livello non è consentito sbagliare mossa.
MAZARA, SI DIMETTE L’ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI VITO TORRENTE
20 Dicembre 2023
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