FEMMINICIDIO, LE REAZIONI DEL SINDACATO E DEL SINDACO GRILLO
7 Settembre 2023
L’ha uccisa a colpi di arma da fuoco e poi si è suicidato. Lei, Marisa Leo (39 anni), originaria di Salemi. Lui, Angelo Reina (42 anni), originario di Valderice. Una relazione finita da tempo, anche una denuncia per stalking, un incubo che è andato avanti e che si è trasformato in tragedia. Lei, responsabile marketing di cantina trapanese, era fortemente impegnata nella campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Lui, con il chiodo fisso di una storia che si era consumata e che non poteva più andare avanti. I fatti sarebbero andati in questo modo: l’uomo avrebbe dato appuntamento all’ex compagna nell’azienda di famiglia, nelle campagne tra Mazara del Vallo e Marsala. Giunti sul posto l’avrebbe uccisa. Da qui la decisione di Reina di andare via fino ad un viadotto che si trova all’ingresso della città di Castellammare del Golfo e di togliersi la vita. A trovare il suo corpo è stata la Polizia Stradale. Una figlia di 4 anni si ritrova ora senza i due genitori.
Le reazioni
Il sindacato si mobilita e rilancia la sua sfida contro la violenza dopo l’ennesimo femminicidio. Per la segretaria provinciale della Cgil Liria Canzoneri e per la responsabile del Coordinamento Donne Daniela Milana “l”orrore per l’ennesimo femmicidio testimonia una dilagante violenza che, oramai con cadenza quotidiana, spezza e distrugge le vite di donne, bambine e bambini vittime di maltrattamenti e abusi. Fermare questa escalation di morte e di violenza deve essere l’obiettivo delle istituzioni che devono agire, anzitutto, sulla prevenzione, su un adeguato ed efficace sistema di protezione nei confronti delle donne che denunciano e sull’ applicazione di pene severe per coloro che commettono i reati, a partire dai maltrattamenti”. Le due sindacaliste della Cgil si soffermano anche sulla necessità della certezza della pena: “Il fenomeno del femminicidio sta assumendo proporzioni incontrollate. Bisogna attivarsi e subito, iniziando, anzitutto, a parlare di salute mentale, di disagio sociale, promuovendo la cultura della non violenza, del rispetto, contro ogni forma di prevaricazione, e della reale parità tra uomini e donne. Di contro, le donne non possono continuare a denunciare le violenze subite, ma poi essere lasciate da sole, ancora più indifese e ancora più esposte al pericolo. Il divieto di avvicinamento si è dimostrato, in troppi casi culminati con il femminicidio, una misura inefficace. Per chi commette violenza occorre una pena certa e severa”. Sulla stessa lunghezza d’onda la Cisl che si fa sentire con il segretario provinciale Leonardo La Piana e con Delia Altavilla, responsabile del coordinamento donne del sindacato: “Siamo davvero in stato di emergenza, la violenza contro le donne fra le mura domestiche e fuori, sembra dilagare in modo sconvolgente nelle nostre città, bisogna costruire un fronte unico contro questi fenomeni, creare politiche adeguate che consentano alle vittime di uscire dall’incubo, sostenere di più i centri antiviolenza, che spesso si sostituiscono alle istituzioni nell’affiancamento in questo percorso di liberazione e serve fare una seria prevenzione attraverso centri di recupero e riabilitazione che agiscano sugli uomini”. Ed ancora: “Servono i centri di ascolto, servizi adeguati, politiche formative e di integrazione reali che intercettino i bisogni e non continuino a proporre percorsi preconfezionati e che davvero mirino a fare prevenzione, a fare educazione sentimentale ponendo come prioritario il rispetto dell’altro, perché questo clima ha man mano fatto perdere il valore delle relazioni tra le persone. Le vittime quindi spesso sono considerate alla stessa stregua di oggetti. Bisogna fare di più per tutelare le vittime che hanno bisogno di una società pronta a salvarle”. Sindacato più che mai unito con la Uil che sottolinea come “ancora una volta in provincia di Trapani ci troviamo a fare i conti con l’ennesimo femminicidio sul nostro territorio. Marisa Leo, donna, madre, professionista stimata e riconosciuta è morta nelle scorse ore per mano del suo compagno. Ancora una volta una donna muore per mano di un uomo, una donna alla quale è stata negata la libertà di scegliere, di autodeterminarsi. Le è stata negata perfino la libertà di esistere. La sua vita tragicamente spezzata in un atto di violenza inaccettabile”. Per il sindaco di Marsala Massimo Grillo “serve una rivoluzione culturale. E’ necessario educare i nostri giovani al rispetto della vita umana, al rispetto della donna”
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