TRAPANI, MICELI: “FACCIAMO CHIAREZZA SUL PARTITO”. LE RAGIONI DEL COORDINATORE PROVINCIALE

27 Luglio 2023

Maurizio Miceli spiega ma non troppo. O meglio, la sua è una interpretazione soft di ciò che “bolle” nel partito trapanese. I chiarimenti del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia hanno come premessa, quella che “si è alimentato un dibattito in ordine a possibili dissidi interni al partito provinciale”. Miceli li indica come possibili. Nel concreto sono quanto mai di sostanza ed hanno come punto di riferimento l’area che si riconosce nell’ex sindaco Giuseppe Bica. Ed in discussione ci sono proprio i punti che il dirigente di FdI richiama per fare chiarezza. “Il partito . scrive -, alle ultime competizioni elettorali, ha dimostrato di conseguire importanti risultati, vantiamo l’adesione di oltre quaranta amministratori locali in tutta la provincia, dirigenti e Circoli in ogni comune”. Ma il dato elettorale fortemente contestato è quello di Trapani che l’ha visto protagonista della competizione elettorale con la sua candidatura a sindaco. La percentuale di FdI è la più bassa d’Italia ed è un dato che l’area Bica intende discutere”. Da qui il tentativo di rilanciare. Miceli infatti sottolinea che “il partito, all’unisono, si sta impegnando per far fronte, di concerto con i governi regionali e nazionali, alle problematiche annose e a quelle emergenziali, come gli incendi che hanno devastato buona parte del nostro verde, danneggiando immobili pubblici e privati, specialmente nella zona di Erice e San Vito Lo Capo, compresi complessi come il Parco Archeologico di Segesta”. Dunque il partito è in salute. Il coordinatore taglia invece corto sullo scontro Bica-Catania per il seggio all’Ars. L’ultimo atto della disputa – dopo il ricorso al Tribunale civile di Palermo vinto da Bica e dopo il contro ricorso presentato dall’ex sindaco di Partanna – è stata una nota firmata da iscritti e non iscritti a FdI che criticava duramente la decisione dell’Ars di approvare un emendamento che entra nel merito delle motivazioni che hanno portato all’esclusione dall’Ars di Catania allargando le maglie ed alleggerendo la sua posizione in attesa dell’appello. Miceli è fortemente critico sulla vicenda: “Si sono superati i toni della legittima dialettica politica, scadendo sulla stampa a discutibili uscite che hanno tentato di mettere in discussione l’onorabilità dell’Assemblea regionale Siciliana, delle forze di maggioranza, del nostro gruppo parlamentare. Sul documento sottoscritto anche da alcuni iscritti al partito, non essendo mia competenza commentare l’attività dei firmatari non iscritti, ritengo fuori luogo e irrispettoso che questi abbiano posto in discussione la libertà dei parlamentari regionali nell’espressione del loro voto, anche adombrando possibili responsabilità diverse e altre da quelle politiche”. C’è un ulteriore precisazione di Miceli: “Ciò detto della vicenda del ricorso di Bica nei confronti di Catania, su cui tanto ha speculato la stampa, tengo a precisare, per come sono state definite le procedure, che il partito non è stato investito formalmente della questione, rimanendo questo un fatto esclusivamente personale”. Il dirigente di FdI conclude rispondendo ad una delle obiezioni dell’area Bica, la mancanza di un dibattito interno ed annuncia che “a breve verrà convocato il direttivo provinciale del partito per chiarire questi aspetti e soprattutto per continuare a immaginare politiche per l’intera provincia e organizzarsi per i nuovi appuntamenti politici dell’anno venturo, rimanendo saldamente nel perimetro del centrodestra di governo”.

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