SICINDUSTRIA TRAPANI, QUATTRO MOSSE PER DARE SCATTO MATTO ALLA CRISI ED ALLA MAFIA

26 Luglio 2023

Sicindustria Trapani chiama a raccolta il territorio. E per essere credibile mette in gioco sé stessa con un progetto ampio, definito in più fasi. Il sistema economico locale è in affanno ma ha anche grandi potenzialità. Ma affermarlo non è sufficiente, bisogna agire. C’è un elemento sostanziale ma con forte valore simbolico a fare da spartiacque: l’arresto di Matteo Messina Denaro. E’ l’occasione per voltare pagina per costruire un nuovo sistema di relazioni sul territorio. E’ una chance che l’Associazione degli imprenditori trapanesi non vuole perdere. Trapani ha bisogno di una nuova immagine, ma non per cancellare il passato, per mettere sotto il tappeto la polvere delle commistioni e delle responsabilità. Tutt’altro. E’ invece arrivato il momento di giocare tutti a carte scoperte dando un contributo concreto per evitare che la crisi possa diventare cronica. Sicindustria Trapani è pronta a fare la sua parte ed ha pianificato una strategia. Lo ha indicato con dovizia di particolari il Presidente Vito Pellegrino: “Un progetto che coinvolga tutti, dagli studenti agli imprenditori, dai rappresentanti delle Istituzioni ai sindacati. Nessuno escluso. Perché l’obiettivo è di quelli ambiziosi: rilanciare la provincia di Trapani, cominciando dalla sua reputazione. È da qui che Sicindustria è partita per mettere a punto una iniziativa che, passo dopo passo, punta a modificare la narrazione. Non più una Trapani conosciuta ai più per aver dato i natali al pluricondannato Matteo Messina Denaro e averne, in qualche modo, garantito la latitanza, ma una Trapani liberata, pronta ad accendere i riflettori sulle sue imprese sane e dinamiche, leader sui mercati internazionali. Aziende che hanno saputo affermarsi in ogni settore: dall’agroalimentare all’enologia, dalla pesca al marmo, dall’edilizia ai servizi. L’Associazione è unita. Il Presidente sa di poter contare sulle diverse componenti che ne fanno parte. Per Gaspare Panfalone si tratta di “una iniziativa unica, che punta su due capisaldi della lotta alla mafia: i giovani ed il lavoro. E’ un percorso di cambiamento che deve trovare l’attenzione di tutto il territorio e della stampa che, nel rispetto delle sue prerogative, può dare una grossa mano a rilanciare la nostra economia”. Ruolo della stampa che anche Filippo Amodeo ha voluto sottolineare: “Il progetto di Sicindustria va seguito passo dopo passo e se le cose non andranno, come invece andranno, lo spazio alla critica sarà giusto e corretto. Vi invitiamo a seguirci raccontando quel che sarà realizzato”. Pellegrino ha scelto di essere diretto: “Troppo spesso siamo stati spettatori inermi e passivi del grande limite rappresentato da una reputazione negativa della nostra provincia. Ora basta. Vogliamo finalmente voltare pagina e liberarla da questa cappa lavorando proprio sulla reputazione, asset strategico per la crescita economica, il benessere sociale e il turismo. E lo faremo con un grande progetto inclusivo, aperto alla partecipazione dei sindaci, degli imprenditori, dei parlamentari, dei cittadini. Coinvolgeremo gli stakeholder, le scuole, l’università, i politici affinché tutti quanti si possa remare nella stessa direzione e affinché ciascuno, in rapporto alle proprie possibilità, possa dare un contributo al risultato finale, che deve essere quello di creare le condizioni affinché i nostri giovani abbiano la possibilità di scegliere se restare o tornare”. Quello di Sicindustria Trapani è il tentativo di dare scacco matto alla crisi ed ai condizionamenti della criminalità organizzata con quattro mosse. La prima: un concorso d’idee per dare il nome al progetto. La seconda: un video in grado di fare emergere le realtà imprenditoriali di successo del territorio ed il forte legame tra sviluppo e legalità. La terza: un tour nelle scuole per mettere in relazione studenti ed imprenditori per discutere, assieme alle forze dell’ordine, di regole ed impresa e per far conoscere le aziende del territorio. La quarta: un evento comunicativo per fare il punto della situazione sull’economia e per confrontarsi sulle soluzioni per rilanciarla. “Trapani – ha aggiunto Pellegrino – non deve più essere la quinta provincia italiana per reddito di cittadinanza. Deve invece puntare ad essere la prima per nuove idee imprenditoriali e nuove start up”.

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