Valderice sta tutta dalla stessa parte. L’intenzione del Ministero dell’Interno di trasformare l’ex complesso alberghiero Torre Xiare in centro di prima accoglienza per immigrati ha registrato un secco no del consiglio comunale. L’aula ha votato, all’unanimità, un ordine del giorno che ripropone l’utilizzo dell’immobile in collaborazione con l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario per realizzarvi una residenza per studenti. L’ex albergo è stato confiscato alla mafia ed il Comune ne ha chiesto la disponibilità dopo avere trovato un’interlucuzione con l’ERSU. Il Ministero vorrebbe invece cambiare radicalmente destinazione d’uso per far fronte all’emergenza immigrati. Il gruppo di minoranza “La Scelta” (Massimo Di Gregorio, Caterina Baiata, Lucia Blunda, Gianfranco Palermo e Piero Catalano è tornato sulla questione ancora aperta per ribadire le ragioni del no. “L’intenzione del Ministero – si legge in una nota – di trasformarlo in un centro di prima accoglienza per gli immigrati è frutto della logica emergenziale che sta accompagnando l’attuale fase di governo nazionale. La solidarietà dei valdericini, nei confronti della necessità di sostenere e consolidare la politica dell’accoglienza è fuori discussione e non possono esserci strumentalizzazioni sul punto”. Ed ancora: “L’iniziativa del Ministero rischia di essere una forzatura che non trova elementi fondanti. L’auspicata residenza universitaria è la giusta e e congrua soluzione perché sarebbe un ulteriore tassello di un mosaico costruito nel tempo che permetterebbe di recuperare e rilanciare un sito di rilevanza storica, artistica e monumentale”. Per il consiglieri del gruppo “La Scelta” è dunque evidente che “il voto unanime del consiglio comunale di Valderice non è un’espressione di chiusura ma un messaggio di condivisione di un territorio che merita nuove opportunità di sviluppo che verrebbero sicuramente limitate dal progetto del Ministero”.
