Il Comune di Santa Ninfa canta vittoria e si presenta come il primo della provincia e tra i primissimi in Sicilia ad approvare il bilancio di previsione 2023, ma la storia dice che quest’anno è stato il Comune di Alcamo ad arrivare per primo a chiudere la questione bilancio con l’approvazione da parte del consiglio comunale alla fine dello scorso mese di febbraio. Poco conta tuttavia. E’ comunque un traguardo importante per il Comune belicino che si appresta a partecipare al voto comunale di fine maggio. Il resoconto dei lavori d’aula sottolinea che il bilancio è stato approvato con 6 voti a favore, 2 gli assenti nella maggioranza, e tre astenuti dai banchi dell’opposizione. “Prima del voto finale sullo strumento finanziario – fa sapere la nota del Comune -, l’aula ha anche approvato il Documento Unico di Programmazione.
Il bilancio
Prevista una cospicua somma accantonata prudenzialmente a copertura di crediti di dubbia esigibilità (462.310 euro) ed a causa della soccombenza nei contenziosi legali (51.484 euro) che garantisce la copertura a tutte le spese obbligatorie ed a quelle per i servizi ai cittadini. Sul fronte delle entrate il Comune conta d’incassare 800.000 euro dall’Imu, 200.000 euro dall’addizionale Irpef, quasi 798 mila euro dalla Tari, mentre più di 2 milioni ed 800 mila euro costituiscono i trasferimenti da parte dello Stato e della Regione. Dai canoni di locazione il Comune prevede d’incamerare circa 100 mila euro. Spese del personale di poco superiore a 2 milioni di euro. Lo smaltimento dei rifiuti costerà al Comune quasi 800 mila euro. Raggiungeranno quota 10 milioni di euro le spese per investimenti. Il consiglio ha anche approvato le nuove aliquote Imu, che sono rimaste invariate. Fissato poi l’importo dei canoni di affitto ed il prezzo di vendita per le aree e gli opifici di proprietà comunale.
