TRAPANI, BRILLANTE NELLA MISCHIA, PD SFIANCATO E SENZA LINEA

La candidatura a sindaco di Francesco Brillante è in rampa di lancio. Ed è una candidatura che entra come una lama nel confronto interno al Pd di Trapani. Brillante è un dirigente dem ed è stato segretario comunale. Difficilmente potrà tuttavia avere il simbolo del suo partito. Che non avrà cittadinanza neanche nella coalizione del sindaco uscente Giacomo Tranchida che ha deciso di essere ancora una volta civica, come nel 2018. Dunque, per paradosso, nella fase di rilancio del Pd dopo l’elezione di Elly Schlein alla segretaria nazionale e dopo una inversione di tendenza almeno nei sondaggi, con un recupero di consenso, il Pd di Trapani affronta una delle sue crisi più dure e profonde. I suoi rappresentanti saranno sia nelle liste di Brillante che in quelle di Tranchida, ma il partito è una sorta di fantasma politico. C’è da aggiungere che non ha neanche un segretario all’indomani delle dimissioni di Andrea Rallo. Brillante avrà al suo fianco il Movimento Cinque Stelle, Sud Chiama Nord, l’area del Terzo Polo e gruppi che fanno riferimento a singole personalità politiche. Che sia pronto a candidarsi lo dimostrano – più di tanti riunioni e vertici – le sue dimissioni dal consiglio d’amministrazione dell’ATM, partecipata del Comune di Trapani. Era stato nominato da Tranchida in una fase di equilibrio e di stanca delle polemiche interne al Pd.