La segreteria provinciale del Pd mette in qualche modo in discussione il modello Trapani – coalizione civica ed egemonia politica del sindaco Giacomo Tranchida – e l’onorevole Dario Safina, ormai all’opposizione interna al partito, alza la voce e soprattutto difende il progetto tranchidiano che sarà protagonista alle Comunali di primavera. Dov’è l’oggetto del contendere? Sta nelle righe nella nota della segreteria che si occupano delle Amministrative che verranno. Il vertice provinciale dei dem ha voluto sottolineare che nei Comuni che voto con il proporzionale deve esserci il simbolo del partito e la lista di partito. Nella nota s’è fatto l’esempio delle ultime elezioni ad Erice. Ma Tranchida non ha mai voluto simboli di partito e non ha consentito ai dem di costituire il gruppo in consiglio comunale. Il modello Trapani è infatti soltanto civico e nella versione 2018 anche trasversale perché è entrato in tutti gli schieramenti politici, anche quelli di destra. Safina, con la sua contro-nota, ha deciso di mettersi di traverso rispetto alla linea della segreteria ed ha provato a spiegare perché: “Ho letto la nota della segreteria provinciale del Partito Democratico e devo riconoscere che a parte il doveroso compiacimento per la cattura di Matteo Messina Denaro non mi convince null’altro, soprattutto sotto il profilo della forma, che – in questo caso – si fa sostanza. L’onorevole fa una premessa: “Reputo un errore, a meno che non siano altri gli obiettivi perseguiti, quale ad esempio quello di dividere ancora una volta la nostra comunità, assumere linee politiche sulle prossime elezioni amministrative senza dapprima aver ascoltato i territori ed il coordinamento provinciale che, seppure nel rispetto dell’autonomia dei singoli circoli, è l’organismo di direzione politica”. E poi arriva al punto politico: “Non è tempo, a mio avviso, di prese di posizione che, è stato dimostrato con i risultati alle Amministrative degli ultimi anni, rischiano di disperdere le energie ed allontanare ulteriormente gli elettori dalle urne. C’è un modello, il modello Trapani in particolare, che ha dimostrato di essere uno strumento di aggregazione efficace per assicurare alle città, ed al capoluogo in particolare, quella coesione necessaria per il buon governo”. Da qui l’annuncio della “resistenza”: “Mi auguro che la segreteria torni a riflettere su temi così delicati e avvii una indispensabile campagna di ascolto prima di assumere qualsivoglia decisione, che rischierebbe di non essere compresa dai dirigenti locali e, per tale ragione, sembrerebbe animata dalla volontà di impressionare i non allineati ad un nuovo corso, che non vorrei profumasse tanto di vecchi metodi”. Safina è dunque pronto al confronto. L’onorevole rischia. D’isolarsi nel Pd. Ed in particolare di rimanere schiacciato tra il sindaco Tranchida che, come ha sempre fatto, andrà per la sua strada infischiandosene di equilibri di partito e di questioni di partito e la nuova segreteria provinciale che non sembra intenzionata a fare sconti a modelli, o presunti, modelli politici.
SAFINA RISPONDE ALLA SEGRETERIA DEM E DIFENDE IL MODELLO TRAPANI
22 Gennaio 2023
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