A causa delle mie evidenti incapacità di comprensione di un testo, che mi pongono limiti invalicabili nella elaborazione linguistica dello stesso, che si allontana oltremodo dall’unica lingua di mia scarsa conoscenza, l’italiano, pubblico integralmente la nota del Comune di Trapani in risposta alle critiche della Protezione Civile regionale. Da quel che riesco a cogliere nell’incompiutezza dell’esame del contenuto della nota di Palazzo d’Alì, l’Amministrazione respinge tutte gli elementi negativi espressi dalla Protezione civile, confermando il suo buon operato. Rilevo che nella nota del Comune c’è un buco di memoria. L’Amministrazione scrive tanto ma nulla sul fatto che il Piano comunale di protezione civile è fermo al 2006, senza alcun adeguamento. Comunque sia, i lettori, potranno farsi direttamente – il sottoscritto non è stato in grado di farlo – un’idea. Difficoltà appesantita dalla presenza nella nota di riferimenti ad allegati che non sono però stati trasmessi.
Testo integrale della nota del Comune
Con riferimento alla oggettivata nota – a quanto pare, scaturente e/o in risposta al comunicato stampa di questa A.C. del 31 ottobre 2022 (all. 1) indirizzato all’attenzione del Governo regionale, auspicandone ulteriori positive azioni – circa gli eventi alluvionali che hanno colpito il comune di Trapani ed i limitrofi territori (anche, purtroppo nel territorio del neo Comune di Misiliscemi – esondazione fiume Verderame), ed in particolare sulle cause e concause superficialmente rappresentate da questo Dipartimento, giova innanzitutto fare chiarezza oltre che debitamente precisarne, attenendosi a dati tecnico – scientifici e rilevazioni probatorie sui luoghi, tanto al fine di assicurare trasparente verità quanto fugare calunniose dichiarazioni stampa (vedi allegati 2) in ordine ai quali si procederà non appena acquisito il formale riscontro di smentita da parte dell’Esercito. Preliminarmente ciò viene al pari evidenziato, atteso che nella relazione istruttoria del Dipartimento Regionale della Protezione Civile al DP 593/22, a pag 80 viene allegata in seno alla rassegna stampa anche il fuorviante oltre che diffamatorio articolo di “Livesicilia” (all 2.bis). Della serie, gli allagamenti alluvionali a Trapani sono causati dalla mancata manutenzione della rete fognaria, caditoie e tombini o del parziale funzionamento della stazione di sollevamento di via Tunisi. Niente di più falso, e peraltro privo di riscontri e verifiche oggettive, facilmente confutabili (vedasi relazione P.C. Ing. Amenta all. “A”) ancorchè, addebitabile ad una evidente ignoranza tecnico-scientifica che sposta in maniera fuorviante l’attenzione sul tema principale e gli urgenti e necessitosi interventi da adottarsi nell’immediato futuro a fronte delle mutate condizioni meteo climatiche, che si manifestano invece sempre più frequenti e pericolosi per la pubblica incolumità oltre che per danni a cose ed infrastrutture pubbliche di servizio costruite nei decenni scorsi e non rispondenti alle emergenze correnti, ormai destinate a “imprevedibili quotidianità”. Rispetto a tanto questa A.C. ha posto il tema anche alla Sua personale evidenza in occasione dell’incontro tenutosi presso il suo ufficio il 4 ottobre 2022, convenendo con la necessità di dotarsi di uno studio idraulico etc ..d’AMBITO (dunque compresivo del Monte Erice e dintorni, atteso che Trapani orograficamente recepisce indubbi quantitativi di pioggia da monte) utile al fine d’individuare opere ulteriori di mitigazione della strabordante copiosità / intensità delle piogge – acqua piovana proveniente da monte. In tale direzione si ritiene che alcune soluzioni tecnico idrauliche possano essere individuabili anche in seno alle programmate opere “sottopasso RFI – via Marsala” e “strada ZES – scorrimento veloce / molo Ronciglio” anche a tutela delle stesse. In ordine a tanto si attende il richiesto confronto in sede prefettizia (all. 3) Converrà pertanto che preliminarmente va sgomberato ogni dubbio e, conseguentemente non va sottovalutato quello che invece è realmente accaduto: “L’evento alluvionale del 26 settembre 2022 è di carattere eccezionale e straordinario, tanto sotto il profilo dei quantitativi – intensità temporale della piovosità, come accertato da fonti indipendenti da questa A.C. e richiamati nella relazione istruttoria al D.P. n. 593 del 24/10/2022 con il quale è stato decretato lo “STATO DI CRISI E DI EMERGENZA”. Ad abundantiam qui richiamati (allegati “A”, Relazione Consulente Ing Loria all “B”), stralci bollettini meteo all (“C”) etc). Risulta poi che a questo Dipartimento siano stati trasmessi, e da tempo, le prime relazioni circa la quantificazione dei danni, tanto da parte del Comune di Trapani (vedasi relazione – all A – ing Amenta) quanto da parte degli stessi uffici del locale Dipartimento prontamente da Ella compulsati, come constatato personalmente in occasione del citato incontro del 4 ottobre. Risulta parimenti di interlocuzioni ed intese con i vostri locali uffici circa la pronta spendibilità del “contributo” di 500.000,00€ assegnatoci, poichè subordinata al superamento di tali limiti amministrativo – contabili in riscontro alle corrette procedure di legge. Al riguardo si chiede una proroga dei termini assegnati ed una contestuale rimodulazione degli interventi programmati per ottimizzare l’impiego del primo ristoro.
Risulta infine che con le diverse note comunali citate nell’allegato “A” siano state debitamente rappresentate le prime quantificazioni di danni, oggi parzialmente documentabili attesa l’acquisizione temporale anche delle richieste di risarcimento dei privati prontamente resa possibile sugli appositi moduli / avviso pubblicato sul sito comunale. Nel dare comunque atto del pronto intervento ed operatività di codesto Dipartimento, anche in sede locale, parimenti si prende atto della formalizzata impossibilità odierna di copertura finanziaria regionale a ristoro dell’entità dei danni ai privati ed alle infrastrutture pubbliche, registrando però con favore la disponibilità di proposta al Governo della Regione (non a caso sollecitato al riguardo con la “incriminata” dichiarazione stampa richiamata in premessa) per il reperimento urgente delle necessarie somme atte a rifondere i danni subiti dai privati quanto da questo Comune ed altri annoverati nella dichiarazione di crisi. Si rimane pertanto in attesa di conoscerne gli sviluppi così come del quì sollecitato confronto in sede tecnica circa le proposte opere prontamente da realizzarsi al fine di prevenire futuri (e, purtroppo, scientificamente certi!) disastrosi eventi alluvionali tanto nella città di Trapani quanto in danno dell’abitato di Salinagrande – Misiliscemi e probabilmente anche in altri Comuni interessati e censiti dagli avvenimenti in conseguenza di gravi condizioni meteo – avverse di cui si tratta.