Il sindaco Giacomo Tranchida, prima di lasciare i lavori d’aula per recarsi a Misiliscemi, per quella che ha indicato come “solidarietà concreta”, ha voluto comunque fare il punto sulle alluvioni del 26 e 30 settembre. Ha ammesso che “non tutte le caditoie erano pulite”, ha aggiunto che sicuramente non tutto ha funzionato a dovere, ma ha anche sottolineato che è il sistema complessivo di smaltimento delle acque che non funziona. Ha, tra le altre cose, fatto degli esempi: “E’ caduta acqua in poche ore come tutta quella dell’alluvione del 1976 e c’è sempre il problema dell’acqua che arriva da Erice”. Ha poi sottolineato di avere scoperto soltanto qualche giorno fa che la causa degli allagamenti in Via Virgilio è dovuta al fatto che ci sono le condotte otturate: “Me lo ha spiegato un referente della ditta che aveva effettuato i lavori. E’ dal 2009 che sono così”. Tranchida ha inoltre voluto ringraziare il neo Presidente della Regione Renato Schifani per la sua presenza a Misiliscemi ed a Trapani e lo ha invitato ad accelerare i tempi per dichiarare lo stato di calamità naturale: “Qualcuno dovrebbe spiegarmi perché non ci sono le condizioni per dichiarare lo stato di calamità, così come è stato fatto nel 2009, con una minore quantità d’acqua che si è abbattuta sulla città. A meno che non si tratta di una questione di colore politico”. Concluso questo primo intervento ha lasciato l’aula per recarsi a Misiliscemi. Durissimo l’attacco del consigliere Giuseppe Lipari: “Vada a Misiliscemi e ci resti. Se ne deve andare da questa città”. La scelta di Tranchida di lasciare i lavori consiliari ha registrato anche la reazione del pubblico presente alla seduta.
TRAPANI, CONSIGLIO STRAORDINARIO, TRANCHIDA: “LA CALAMITA’ NATURALE E’ DOVUTA”
16 Ottobre 2022
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