SEGRETARIO LA PIANA (CISL): “CRESCE LA POVERTA’ A PALERMO E TRAPANI”

7 Ottobre 2022

La Cisl Palermo-Trapani torna a suonare l’allarme. Il suo segretario Leonardo La Piana lancia un nuovo Sos. Ci sarà qualcuno disponibile ad ascoltarlo? “Siamo fortemente preoccupati, per i nostri territori già in grande crisi economica, questi aumenti dei prezzi delle bollette e del costo della vita – sottolinea LA Piana – stanno diventando insostenibili. La povertà a Palermo e Trapani sta crescendo”. Lo scenario delineato dal sindacato è drammatico: “Saranno ancora più gravi le conseguenze sul fronte dell’occupazione. Si rischiano licenziamenti da parte di aziende, negozi, ristoratori, che in questi giorni ribadiscono, manifestando, di essere letteralmente con l’acqua alla gola”. La Piana rimanda all’esperienza diretta della sua organizzazione sindacale: “Nelle nostre sedi arrivano richieste di aiuto da parte di tante famiglie. E’ allora questa l’assoluta priorità che governi regionale e nazionale dovranno porre subito nella loro azione, appena insediati. Interventi concreti e immediati per fermare le scosse di un terremoto economico che il sistema sociale delle nostre città non è in grado di sostenere. Così si rischia il crollo”. Il segretario mette ordine tra gli strumenti finora messi in campo per ridurre l’effetto devastante della crisi: “Siamo dell’idea che per quanto possa rappresentare un aiuto nel momento emergenziale, la strategia dei ‘bonus’ non può risolvere da sola le crisi in atto. Si deve intervenire a monte, servono quindi, come sostenuto dal nostro segretario generale regionale Cappuccio, interventi che abbattano i costi delle bollette e dei prezzi al consumo, perché solo con la stretta sugli eccessivi balzelli si potrà incidere sulle casse delle famiglie”. LA Piana entra nel merito del caso bollette: “Quello del caro bollette è un problema indotto. La causa è legata tutta alla dipendenza del nostro Paese dalle materie prime energetiche e dalle regole che il sistema Italia si è dato. Dipendiamo dall’estero per oltre tre quarti dei nostri bisogni e con la liberalizzazione abbiamo di fatto consegnato in mano ai privati il ruolo pubblico e strategico di tutela della nostra sicurezza energetica. Oggi paghiamo anche questo! Serve quindi qualcosa di eccezionale: misure ad hoc per rendere meno fragile un sistema che le scelte del passato, ma anche le non scelte, hanno reso certamente molto fragile”. La Piana conclude indicando un problema nel problema: “A chi sta per affogare non puoi insegnare a nuotare, prima lo salvi e poi gli spieghi come si fa. Sono concetti scontati, forse, ma spesso chi sceglie è lontano da chi ha il problema e questa distanza crea solchi enormi che, se non gestiti, possono sfociare in situazioni complesse e talvolta possono dare spunto alla criminalità organizzata di ‘farsi viva’ con chi ha bisogno. Ecco perché oggi va acceso un grande riflettore sul tema dell’usura, mettendo in campo tutti i controlli necessari al riguardo”.

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