CISL PALERMO-TRAPANI, LA PIANA: “ATTENTI ALLA POLVERIERA SOCIALE CHE RISCHIA DI ESPLODERE”

21 Settembre 2022

Il sindacato lancia un nuovo allarme. “Ogni giorno – sottolinea il segretario della Cisl Palermo-Trapani Leonardo La Piana – raccogliamo testimonianze sulla condizione socio-economica fragile dei nostri territori, e su quanto ci sia uno scollamento tra la reale condizione e i bisogni delle famiglie, dei lavoratori, delle imprese, dei pensionati e ciò che viene posto come prioritario dalle parole della politica. Il momento è delicato e riteniamo sia necessario che chiunque venga eletto debba ascoltare di più le esigenze dei territori. A Palermo e Trapani si vive con una polveriera sociale sotto il terreno pronta a esplodere”. Il dirigente sindacale indica le priorità: “Dal tema dell’inadeguatezza dal punto di vista numerico delle figure tecniche negli uffici pubblici che bisogna risolvere subito, per far sì che il Pnrrr non sia un costo per le future generazioni ma occasione di rilancio,   a quello energetico per far sì che i costi esorbitanti della mancata autonomia da questo punto di vista del nostro Paese ricadano sui cittadini. Ed ancora a quello delle politiche sociali che devono essere adeguate a sostenere i tanti troppi poveri delle nostre città, le persone diversamente abili, e a finanziare in modo adeguato le misure sulla non autosufficienza;  a quello degli aiuti alle imprese che non ce la fanno più e che rischiano di dover licenziare tanti lavoratori”. La Piana apre anche la vertenza lavoro: “Quello vero produttivo che porta a crescere il numero degli occupati e dal quale dipende il futuro dei nostri giovani”. L’elenco della Cisl comprende anche “infrastrutture, turismo, formazione, scuola, industria, agroalimentare. Sono tasselli di un percorso che deve portarci ad uscire dalla crisi nera, acuita dalla pandemia e consolidata con i costi eccessivi delle bollette e dei prezzi al consumo. Qualunque siano i governi nazionale e regionale che dovranno occuparsi di tutti questi temi, devono partire dalle esigenze del territorio, ascoltare chi, come le parti sociali vive ogni giorno la disperazione di chi non ce la fa più, e ripartire con uno slancio diverso perché in gioco c’è il futuro delle nostre realtà”.

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