Le tre “Notti Bianche”, targate Palazzo d’Alì, viste dal Comitato residenti Centro Storico. “Un weekend intero – si legge in una nota – dedicato alla musica ed alla cultura. Dove i concerti e gli spettacoli si fondono con dj set, ufficiali ed ufficiosi, in giro per la città. L’Amministrazione comunale regala alla città tre giorni di eventi e concerti che in tutta l’estate non sono stati offerti in nessun altro palinsesto. Di per sé una bellissima cosa: peccato che occasioni come concerti, spettacoli ed eventi di questo tipo non abbiano luogo più frequentemente, lasciando quotidianamente ai cittadini un’offerta che oggi si limita a bar, musica a tutto volume e ad abusivi improvvisati e quasi sempre non autorizzati, che trasformano strade e piazze del centro cittadino in discoteche a cielo aperto. Per questa ragione, per i residenti del centro storico ogni notte è una notte bianca ormai da anni, ancora di più da quando, <<grazie>> al Covid, è stata data l’opportunità ai bar del centro storico di potenziare la Movida, erogare musica fino a tarda notte ed avere una deroga sull’occupazione del suolo pubblico vedendosi aumentare lo spazio loro concesso. Deroghe a cui non sono mai seguiti controlli se non ultimamente grazie ai tecnici dell’ARPA dopo diverse segnalazioni da parte dei cittadini”. Il Comitato pone dunque una vera e propria vertenza regole sulle Notti Bianche. Vertenza che apre anche sulla sua strategia della tre giorni che si aprirà domani. “Notte Bianca – scrive il Comitato – non vuol dire negare a tutti il diritto al sonno con tre notti non stop con deroghe per musica e decibel oltre i limiti, fino alle 3-4 di notte. Non vuol dire solo musica e festa. Notti bianche dovrebbero significare anche e soprattutto offerte culturali e commerciali a 360 gradi: vuol dire cinema all’aperto, teatro, musei aperti, persino negozi aperti fino a tarda ora. Vuol dire vivere la città oltre gli orari canonici per offrire qualcosa di arricchente per la comunità. Un dj set fino alle 4 del mattino alla Casina delle Palme, in pieno centro storico, in una zona residenziale, ricca anche di piccole strutture ricettive come B&B, appartamenti e case vacanze che accolgono numerosi turisti in città significa non pensare a quello che i singoli locali, in forza delle deroghe, organizzeranno per la tre giorni, significa non pensare davvero al benessere dei cittadini, alla serenità dei residenti e dei turisti e alla pubblica sicurezza”. Ed ancora: “La gente balla in strada, assembramenti e difficoltà di passaggio creano situazioni di potenziali pericoli in termini di ordine pubblico e sanitario”. Da qui l’affondo del Comitato: “Il Comune ora chiude la stagione estiva con questa offerta d’intrattenimento, ma viene spontaneo chiedersi per chi sono pensate queste tre Notti Bianche? L’amministrazione comunale le ha promosse come un’occasione per dare un’offerta alla popolazione e magari ai turisti che visitano la città. A noi sembra invece che si sia male interpretato, o forse sovra-interpretato, il significativo dell’aggettivo bianca”.