Due storie che s’incrociano e che hanno più di un punto in comune. Sono quelle di Mimmo Turano e di Nino Oddo. Le liste e le candidature per le Politiche del 25 settembre si presenteranno il 21 e 22 agosto. I partiti sono al lavoro. C’è chi ha già registrato le alleanze come il centrodestra e chi invece deve ancora definire il perimetro della coalizione, come nel caso del centrosinistra. Dal territorio trapanese emergono due chance, due opportunità che dovranno passare al vaglio di tante riunioni e di equilibri politici ancora da definire. Ma è indubbio che sia Turano che Oddo hanno qualche motivo in più per poter pensare e puntare alle prossime Politiche. Il primo è assessore regionale alle Attività Produttive e dirigente nazionale dell’Udc, Oddo è il vicesegretario nazionale del Psi. Turano, per così dire, è il più alto in “grado” del centrodestra provinciale. Ha una leadership affermata nel tempo e soprattutto non ha concorrenti. O meglio, rispetto alla carica potrebbe rivendicare spazio Forza Italia con l’assessore regionale Toni Scilla, ma l’esponente berlusconiano sembra ormai concentrato sulle Regionali. Di conseguenza, il centrodestra per il collegio uninominale della Camera che comprende – dopo la nuova geografia dei seggi – l’intera provincia di Trapani avrebbe la possibilità di giocarsi la carta Turano. L’assessore potrebbe entrare in gioco anche nel collegio plurinominale (Camera o Senato) se dovesse riscontrare delle resistenze sull’uninominale, ma è comunque evidente che può essere considerato il candidato più autorevole – per ruolo e storia – che l’attuale centrodestra trapanese può mettere in campo. Come dire, il Tonino D’Alì del terzo millennio. Il Psi, sul fronte del centrosinistra, ha incassato l’alleanza con il Partito Democratico ed è pronto a fare la sua parte nei collegi uninominali con il “listone” unitario che dovrebbe comprendere pure la sinistra del Ministro Roberto Speranza. I socialisti hanno anche registrato l’attenzione del Pd nei confronti delle loro ragioni politiche, che sono emerse nel recente congresso nazionale del partito di Oddo. Intesa con il Pd che dovrà trovare presto trovare riscontro nella ripartizione delle candidature. I democratici avranno infatti il compito di “consegnare” alcuni seggi sicuri agli alleati, seggi nei collegi plurinominali. L’ex deputato regionale, da vicesegretario nazionale, avrà così la possibilità di entrare in gioco e di poter puntare, se ci saranno le condizioni, ad un seggio alla Camera o al Senato. Turano e Oddo in pole position sul fronte nazionale condividono un dato politico che rimanda al sindaco di Trapani Giacomo Tranchida. Dato che potrebbe condizionare l’esito delle trattative in corso. Turano ha causato più di un mal di pancia all’interno della coalizione di centrodestra per le scelte elettorali e politiche nei territori. In particolare, il sostegno a Tranchida nel 2018 e quello più recente alla sindaca di Erice Daniela Toscano, espressione diretta del pensiero e dell’egemonia tranchidiana. Parte del centrodestra ce l’ha con Turano anche per le Comunali di Alcamo. Oddo, invece, ha più di un problema nel centrosinistra per la sua decisione storica di contrastare Tranchida. Finora ha vinto sempre il primo cittadino del capoluogo, ma un seggio al Parlamento nazionale consegnerebbe ad Oddo un’occasione irripetibile per modificare i rapporti di forza nella coalizione. Storie dunque che s’incrociano e che passano da Trapani. Tra poco più di 20 giorni sapremo come sarà andata a finire.
ELEZIONI 25 SETTEMBRE, MIMMO TURANO E NINO ODDO. STORIE CHE S’INCROCIANO
30 Luglio 2022
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