PRIMARIE REGIONALI, FLORIDIA (M5S): “DOBBIAMO GOVERNARE LA SICILIA”

10 Luglio 2022

Giornata trapanese ieri per la candidata alle primarie regionali della coalizione progressista Barbara Floridia. Tre le tappe in provincia: Erice ed a seguire Castelvetrano ed Alcamo. “Noi ci siamo, ci mettiamo la faccia e lavoriamo dalla mattina alla sera. Noi abbiamo la coscienza a posto”. La senatrice del Movimento Cinque Stelle si è presentata così nella sua prima “missione” trapanese, quella alla scuola “Pagoto” di Erice, partecipando ad una iniziativa promossa dal Sindacato Generale di Base. “Il mondo – ha aggiunto – non si cambia in cinque minuti. Non ci lasciate soli”. La sottosegretaria ha rivendicato il lavoro svolto in questi anni dal Movimento ed ha criticato la rappresentazione mediatica che spesso viene fatta per penalizzare i Cinque Stelle: “Il reddito di cittadinanza, buono o brutto che sia, lo abbiamo fatto noi, il superbonus, buono o brutto che sia, lo abbiamo fatto noi. Gli altri che hanno fatto? Quali sono le loro proposte? Il Movimento c’è ed è pronto a fare la sua parte, ma per essere operativi bisogna vincere. Dobbiamo governare la Sicilia altrimenti le nostre proposte avranno maggiori difficoltà a trasformarsi in atti concreti”. L’incontro ericino ha avuto come tema di discussione la scuola e la disabilità al suo interno. La candidata grillina si è schierata al fianco del Movimento trapanese che ha portato avanti la battaglia per il servizio di assistenza igienico-sanitaria specialistica finito nelle polemiche al Comune di Trapani. “Una persona – ha detto – fa la differenza. L’assistente igienico-sanitario specialistico è una funzione che va blindata anche con risorse durature. E’ evidente che tra personale formato e che ha scelto di dedicare la sua vita a questo lavoro ed il personale ATA chiamato a svolgere questo servizio non può che esserci una notevole differenza. Gli studenti disabili hanno bisogno di punti di riferimento che si costruiscono nel tempo, negli anni. La politica si fa con i sentimenti. Comprendo la rabbia di tante famiglie e sono bene di cosa parlano, ma è arrivato il momento di trasformare questa rabbia in ragione”. La senatrice ha anche posto il problema degli assistenti alla comunicazione. Pure in questo caso ha rilanciato la necessità di nuove risorse. Tra le questioni trattate, quella del personale ATA-Covid. “C’era – ha sottolineato -, in piena emergenza, la necessità di sdoppiare le classi, di razionalizzare le attività nelle scuole ed era dunque necessario personale aggiuntivo. Non c’è stata un pensiero politico di sistema. Abbiamo dovuto affrontare l’emergenza ed è stata una soluzione vincente. Ho lottato per una proroga ma è anche giusto dire, perché bisogna essere intellettualmente onesti, che al  momento non c’è una prospettiva. Ma esiste il problema. Perché non si può dire che la situazione si avvia alla normalità ma si continuano a tenere in vita nelle scuole le misure di prevenzione e di contenimento che sono state utilizzate nella fase emergenziale. Perché se così è, quel personale, fondamentale per affrontare l’impatto della pandemia, continua ad essere necessario. Ma bisogna lavorarci su. E sto lavorando oltre alla possibile proroga per un anno. La scuola ha bisogno di personale. Ma spesso i problemi che la riguardano vengono affrontati con una logica sbagliata. Qualcuno penserà perché sono cattivi? No, peggio, non sanno, non vedono, non ascoltano e quindi non possono affrontare i problemi che si presentano. Ma noi ci siamo, vediamo ed ascoltiamo”.

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