FUNIERICE, MALTESE: “LA RESPONSABILITA’ E’ DELLA SINDACA. PERCHE’ ATTACCA FAUCI?”

5 Luglio 2022

Fronte Comune prende posizione sul nuovo caso FuniErice. Per l’avvocato Vincenzo Maltese “sull’ultimo affondo della sindaca Toscano al direttore Germano Fauci vanno fatte le dovute precisazioni”. “Si tratta – sottolinea – di un tentativo maldestro che ha come obiettivo soltanto quello di placare le proteste degli esercenti del centro storico per il rinvio dell’orario estivo di apertura e chiusura della Funivia, che consentirebbe una maggiore presenza turistica anche nelle ore serali”. Per Maltese chi è causa del proprio male pianga se stesso ed in questo caso causa del proprio male è la sindaca. E spiega perchè”: Sotto accusa, manco a dirlo, il direttore Germano Fauci, oggi però depotenziato per sua scelta, da uno statuto modificato lo scorso anno”. Il percorso logico dell’avvocato è il seguente: i soci, Comune di Erice ed ex Provincia, hanno deciso di modificare lo statuto. Modifiche che hanno limitato l’autonomia di Fauci facendo ricadere le scelte della FuniErice sull’amministratore unico “che risponde – aggiunge il dirigente di Fronte Comune – direttamente ai soci e quindi al Comune di Erice”. Di conseguenza “la reale responsabilità circa i motivi di rinvio dell’apertura e chiusura della Funivia a stagione inoltrata e l’incapacità di non avere saputo tutelare, per tempo, gli interessi degli esercenti ericini, oltre al danno d’immagine per le proteste dei turisti, sono da addebitare unicamente a questa amministrazione e non più ad un direttore privato di potere gestionale che oggi risponde solo all’amministrazione unico”. Maltese ne fa anche una questione di prassi politico-istituzionale. Per domani alle 15,30 è stata convocata l’assemblea straordinaria dei soci per affrontare la questione orari ed è stata chiesta anche la presenza di Fauci. Per Maltese la sindaca avrebbe fatto bene ad ascoltare le ragioni del direttore ed a comprendere le motivazioni del mancato avvio dell’orario estivo prima di esternarne le sue valutazioni politiche. Ma questo, conclude l’avvocato “è il modus operandi di un buon amministrazione pubblico”.

 

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