INCENDI, IL PD REPLICA. VENUTI E VILLABUONA: “MUSUMECI FA PROPAGANDA”

6 Maggio 2022

Il Pd trapanese non ci sta e replica al Presidente della Regione Nello Musumeci. Per il segretario Domenico Venuti ed il presidente dell’Assemblea del partito Valentina Villabuona quelle del Governatore sono “dichiarazioni propagandistiche”,  ma anche “molto gravi, perché dimostrano che evidentemente non ha idea di ciò che ha fatto, o meglio di ciò che non ha fatto in questi cinque anni”. Per i dem, Musumeci è “in piena campagna elettorale”. Venuti e Villabuona provano a mettere le cose in chiaro: “La stragrande maggioranza degli incendi parte dalle aree protette che dovrebbero essere curate dalla Regione e visti i gravi danni di ieri, lo scaribarile di queste ore risulta ancora più fastidioso e irrispettoso di tutti coloro che hanno avuto gravi disagi o subito danni.
Ci saremmo aspettati un’assunzione di responsabilità e le scuse da parte del Presidente ai cittadini e invece solo propaganda, da parte di un Presidente che non è ancora in grado di approvare la finanziaria e che quindi non può procedere all’assunzione dei forestali necessari per la prevenzione e lo spegnimento degli incendi”. Il Pd picchia duro: “Dopo cinque anni di governo, Musumeci continua a fare dichiarazioni di intenti, senza essere stato in grado di fare un passo avanti nella riorganizzazione del corpo Forestale, tantomeno della Protezione Civile dando maggiori poteri ai Comuni. La prevenzione degli incendi non si fa con la propaganda elettorale, ma con azioni precise che in Sicilia vengono ogni anno sollecitate dai sindaci e dalle associazioni ambientaliste, ma che vengono puntualmente ignorate dall’attuale governo regionale”. I due dirigenti dem concludono ringraziando “tutti coloro che hanno lavorato senza sosta per lo spegnimento degli incendi che hanno coinvolto ieri la nostra provincia, il più grave certamente ad Erice.  I disagi che hanno subito i cittadini che hanno dovuto abbandonare le loro case non può lasciarci indifferenti, ma non si può solo puntare dito contro chi provoca gli incendi, dimenticando le gravi responsabilità nella prevenzione”.

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