UGL SICILIA: “LA RIFORMA DEL SETTORE FORESTALE E’ SBAGLIATA”. STATO DI AGITAZIONE

26 Febbraio 2022

Riforma bocciata. L’Ugl dice no. Ed è un dissenso netto. Da qui lo stato di agitazione. “Avevamo sperato – si legge in una nota del sindacato – che fosse la volta giusta dopo quindici anni di mancate riforme del settore forestale con un progetto di legge ad iniziativa governativa che rappresentava una base di partenza per migliorarne i contenuti. Ed invece ci siamo dovuti ricredere”. La delusione di Franco Arena (Ugl Forestali) è cocente: “Siamo sconcertati nel dover prendere atto che il governo regionale, per mano dell’Assessore regionale dell’Agricoltura, abbia deciso di discutere a porte chiuse, dopo quattro anni di trattative alla luce del sole, di una riforma che riguarda il futuro di quasi 19 mila lavoratori, il destino del martoriato territorio siciliano, vessato ogni anno da immani incendi e la programmazione per i prossimi anni delle azioni a difesa dell’ambiente siciliano”. L’Ugl taglia corto: “Rispetto al progetto di legge governativo, nato sotto i migliori auspici per un definitivo rilancio del comparto forestale siamo giunti alla determinazione di prenderne le distanze perché è lontano anni luce dalle aspettative dei forestali”. Non funziona neanche il testo modificato in Commissione Attività Produttive dell’Ars. Arena colpisce duro: “Non ha apportato alcun miglioramento, né riportato le proposte che avevamo presentato e recepito delle assemblee con i lavoratori”. Il sindacato non si ferma alla critica e reagisce con lo stato di agitazione del settore forestale: “L’Ugl ha mostrato la barra dritta in questi quattro anni di confronto con le istituzioni pubbliche e private in tutti i settori e i recenti fatti di cronaca giudiziaria, riguardanti altri ambiti produttivi, ci hanno dato ragione e non accettiamo lezioni di morale e di legalità da nessuno, né accettiamo primariati e non siamo alla ricerca di vetrine; auspichiamo, semmai, un ripensamento dall’Assessore dell’Agricoltura e da parte della politica rappresentata al Parlamento siciliano perché su questa riforma occorre portare al centro il lavoratore con i suoi diritti e la tutela del territorio siciliano. Basta con i giochi di potere, non permetteremo a nessuno di aprire la propria campagna elettorale sulla pelle dei forestali”.

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