STA PER ARRIVARE IL QUINTO CANDIDATO SINDACO. SARA’ DI FRONTE COMUNE ED “ERIC’E'”

14 Febbraio 2022

E’ in arrivo il quinto candidato a sindaco di Erice. Sarà espressione di quello che è stato chiamato il Patto di San Valentino. L’hanno firmato i movimenti civici di Fronte Comune ed “Eric’è”. La nuova coalizione sarà guidata da Silvana Catalano e Vincenzo Maltese. I due gruppi “ritengono di poter condividere un percorso comune nel tentare, in primo luogo, di formare una nuova classe politica ed un nuovo modo di amministrare la cosa pubblica, ritenendo quindi non più differibile un serio rinnovamento della classe politica locale con un nuovo programma di governo. Catalano e Maltese sono entrambi espressione di Fronte Comune. L’altra componente del Patto, “Eric’è” è invece rappresentata da Francesca Adragna e Giuseppe Mazzara. “I due gruppi – ha sottolineato Silvana Catalano – sposano un progetto che ha un comune denominatore: si chiama Erice. Che, per noi, non è solo un luogo, un mito, un territorio con le sue bellezze tra cielo e mare con cui riempirsi la bocca con facili slogan. C’è anche il rovescio della medaglia, la faccia sporca, quella che le fiction Tv non fanno vedere e che, purtroppo, chi ci amministra e governa vuole nascondere. Per questo noi vogliamo dare voce al territorio, ascoltando chi lo vive e lo abita. Per questo pensiamo che le tante facce della nostra Erice, con le loro diversità, rappresentino punti di forza e non di debolezza su cui innestare processi di sviluppo”. Maltese entra nel merito delle questioni politiche: “Ritengo che il quadro politico locale necessiti di figure nuove e competenti un po’ in tutti i settori. Dopo 15 anni di amministrazione, le somme che tira questa giunta sono fontane e zampilli d’acqua colorata, la Cittadella dello Sport, per la quale dovranno dire come intendono gestirla considerando che i bandi vanno sempre deserti, vedi Palaconad di Trapani, e le associazioni sportive non hanno fondi. Tutto questo mentre il centro storico è praticamente morto, i servizi primari, specie nelle frazioni, sono pressoché inesistenti”.

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