TRAPANI, LA CGIL APRE IL FRONTE SCUOLA. CANZONERI: “NON CI SONO LE MASCHERINE FFP2”
14 Gennaio 2022
In soccorso della Cgil arriva una canzone della famosa Mina, “Parole, parole”. Sono quelle del governo nazionale, il cosiddetto governo dei Migliori. La segretaria Liria Canzoneri è didascalica: “Nessuna scuola del territorio trapanese ha ricevuto le mascherine ffp2 che il governo aveva assicurato di inviare per il ritorno in aula dopo le vacanze natalizie”. Si affianca alla denuncia il segretario provinciale della Flc Cgil Ignazio Messana. Tutto questo, sottolineano i due sindacalisti, mentre “i sindaci, a fronte dell’ordinanza del Presidente della Regione, che ha posto la provincia di Trapani in zona arancione, stanno chiedendo all’Asp il parere tecnico sanitario per adottare la didattica a distanza”. “Questa emergenza sanitaria – aggiunge la segretaria Canzoneri – non è più straordinaria. Dobbiamo entrare nei parametri di una emergenza che, dopo due anni di pandemia, è purtroppo diventata ordinaria. Per questo ci si aspetta maggiore organizzazione, mentre a ogni nuova ondata si ripropongono gli stessi problemi di gestione come se ci si trovasse per la prima volta davanti al problema”. Nelle scuole non c’è soltanto il problema delle mascherine. Gli istituti si trovano anche a corto di personale. Una parte dei docenti e del personale ATA è fuorigioco perché risulta positiva al Covid. “In questi due anni di pandemia – rimarca Messana – si sarebbe dovuta effettuare una campagna di vaccinazione e di tracciamento capillare, nonché un investimento sulla scuola per ridurre la numerosità delle classi al fine di garantire un maggiore distanziamento sociale. Purtroppo questo non è stato fatto in modo efficace”. La Cgil fa appello anche ad una gestione unitaria delle scuole da parte dei sindaci “avendo come condizione prioritaria la salute degli studenti, e delle loro famiglie, degli insegnanti e di tutto il personale scolastico”.
“Lo scorso 10 gennaio – concludono Canzoneri e Messana – il rientro in classe è stato un caos perché ci sono stati Comuni in cui i sindaci hanno disposto la chiusura e Comuni in cui, invece, le attività didattiche in presenza sono riprese nella data stabilita. È evidente la mancanza di una regia politica nella gestione della pandemia. Ci auguriamo, pertanto, che la politica, a tutti i livelli, metta al centro la scuola per affrontare in sicurezza i prossimi mesi”.
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