TRAPANI, CASO COLD CASE. SVILUPPI NELL’INDAGINE

23 Dicembre 2021

L’indagine che ha portato all’arresto di Antonio Adamo, considerato il presunto responsabile dell’omicidio del cognato Benedetto Ganci ha aggiunto un altro tassello investigativo con l’arresto del nipote dell’Adamo. E’ infatti finito in carcere Vincenzo Adamo con le accuse di detenzione di armi clandestine e munizioni, detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio e ricettazione. Reati che avrebbe commesso in concorso con lo zio. “L’arresto – si legge in una nota dei Carabinieri – è scaturito a conclusione di una perquisizione all’interno di un garage ad uso comune agli arrestati”. Garage che si trova nella frazione di Xitta, “dove sono sono state rinvenute numerose armi e droga”. Perquisizione che aveva l’obiettivo di “escludere eventuali connessioni con le indagini sull’omicidio di Ganci. Sono stati così sequestrati “due fucili a canne mozze, una mitraglietta artigianale, due pistole provento di furto, un revolver calibro 38 con matricola abrasa, una pistola da borsetta artigianale, una pistola-penna artigianale, 11 panetti di hashish da 100 grammi ciascuno”. Protagonista della perquisizione, “Vera”, pastore belga Malinois “altamente addestrata per la ricerca di armi ed esplosivi”. Da qui l’ordine di custodia cautelare sia per Vincenzo e per Antonino Adamo, quest’ultimo indagato per l’omicidio di Ganci commesso nel 1998.

Video: https://youtu.be/M8EOlAH9ebU

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