INCENDIO BARACCOPOLI, LA DENUNCIA DEL PD DI CASTELVETRANO. VILLABUONA: “UNA DISGRAZIA ANNUNCIATA”
30 Settembre 2021
“Oggi tutti diranno che è stata una tragedia annunciata, quella al campo abusivo dei migranti stagionali di via Selinunte ex “Calcestruzzi Selinunte”. Oggi muore un bracciante agricolo senegalese avvolto dalle fiamme che hanno devastato questo campo. Oggi 300 e più lavoratori stagionali hanno perso quel poco che avevano. Oggi”. Ed il Pd di Castelvetrano ha pienamente ragione. Oggi è scoppiato il caso. Oggi si dà risalto ad una storia che conoscevano tutti e che sarebbe stata scritta allo stesso modo rispetto agli anni trascorsi se non fosse accaduta la tragedia, se un migrante non avesse preso fuoco nel tentativo di liberarsi dalle fiamme che hanno distrutto la baraccopoli che lo ospitava assieme a tanti altri extracomunitari. Il Pd rincara la dose: “Noi da anni gridiamo, denunciamo e chiediamo alle autorità competenti di intervenire per chiudere questo campo abusivo e adoperarsi per la sistemazione in campi regolari dei lavoratori stagionali. Conoscevamo e avevamo interrogato più volte le autorità competenti, istituzionali e comunali, per la grave situazione che si era venuta a creare presso la ex Calcestruzzi Selinunte, divenuto un ghetto abusivo, ricovero di oltre 400 migranti, lavoratori stagionali che vivevano in condizioni disumane”. I democratici ricordano: “Abbiamo segnalato che il Campo di Castelvetrano era una offesa alla dignità umana e una situazione inaccettabile, e che all’interno del campo i lavoratori erano costretti a pagare in denaro qualsiasi cosa, dall’acqua calda riscaldata su fusti col fuoco, alla ricarica del cellulare, ai posti letto in tuguri di lamiera ed eternit. Che si trovavano all’interno del campo diverse donne, soggetti indubbiamente vulnerabili, alcune in stato di gravidanza”. Denunce che, a conti fatti, non hanno portato a nessun provvedimento. Il Pd incalza: “Abbiamo chiesto di intervenire perché la situazione igienica era umiliante ed indecente per l’essere umano oltre che emergenziale non solo all’interno del campo ma anche nei siti esterni adiacenti allo stesso, divenuti latrine a cielo aperto, dove vengono depositati oltre a vari rifiuti anche gli scarti della macellazione irregolare che avviene dentro il campo”. Elemento ancora più grave: “Non si capiva chi gestiva e controllava il campo di Castelvetrano, sia all’interno, sia in merito alle offerte di lavoro e che sicuramente i lavoratori non regolari erano oggetto di sfruttamento e violazione delle norme sul caporalato. Le nostre denunce interrogazioni non hanno trovato nessuna azione conseguenziale, solo interventi tampone, oggi il tragico episodio”. Il Pd non s’accontenta: “Che si intervenga subito. Non bastano piccoli campi regolari per poche persone, occorre un intervento più complessivo e ampio che assicuri a tutti i lavoratori stagionali, che sono essenziali per il comparto agricolo del nostro territorio, un degno posto dove poter vivere durante i mesi del loro lavoro, in sicurezza sanitaria nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, e che sia garantita loro un salario regolare evitando lo sfruttamento e il caporalato”. Per la presidente dell’assemblea provinciale Valentina Villabuona si tratta di “una disgrazia annunciata e neanche la prima. Abbiamo da tempo denunciato lo stato di abbandono e degrado dell’ex cementificio e chiesto soluzioni definitive per i lavoratori che ogni anno arrivano e sono una forza lavoro necessaria nel settore agricolo. Continueremo a sollecitare le istituzioni attraverso i nostri rappresentanti, affinché si possa realizzare un campo dignitoso che possa accogliere tutti i lavoratori”.
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