COORDINAMENTO “SALVIAMO I BOSCHI”: “UNA NUOVA STRATEGIA CONTRO GLI INCENDI”

12 Agosto 2021

Dalle parole ai fatti. Anche perché la Sicilia brucia e rischia di bruciare il suo futuro. Il Coordinamento “SalviAmo i Boschi” torna a chiedere interventi urgenti e soprattutto una nuova strategia per affrontare l’emergenza incendi. Chiama in causa il governo nazionale e chiede al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani “un netto cambio di strategia per fronteggiare gli incendi e salvaguardare il patrimonio agroforestale della Sicilia e del Mezzogiorno divorato queste settimane dalle fiamme”. Non bastano più le dichiarazioni d’intenti, l’ultima quella del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli nel corso della sua visita in Sicilia. La portavoce del Coordinamento Mariangela Galante ha posto il problema: “Apprezziamo le parole di incoraggiamento espresse dal Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, ma c’è bisogno di ben altro per sentirsi veramente supportati dallo Stato. Gli incendi di questi giorni hanno mostrato tutte le criticità del nostro sistema di prevenzione. È vero che le temperature sono straordinarie ma non sono la causa dei roghi, esse possono semmai favorirne lo sviluppo e la propagazione e rendere pressoché inutili gli interventi di spegnimento che risultavano efficaci fino a qualche anno fa, quando si combatteva contro incendi di dimensioni più modeste, ma le cause vanno cercate altrove, nella mancanza di prevenzione e in un servizio di controllo e spegnimento ormai obsoleto e poco efficace. Senza dimenticare gli interessi sotterranei che ruotano intorno al business degli incendi e sui quali da tempo chiediamo l’intervento di un pool di investigatori”. Ed ancora: “Quello del contrasto agli incendi sarà un tema cruciale nella politica ambientale dei prossimi anni, chiediamo un intervento del Ministro Cingolani perché ci sia una presa di posizione forte da parte del governo nazionale, non solo in termini di ristori per tamponare le perdite economiche, ma di misure di prevenzione, controllo e recupero intelligente del patrimonio ambientale e agroforestale andato distrutto in questi giorni in Sicilia e in tutto il Mezzogiorno”.

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