EMERGENZA INCENDI/3, IL BOLLETTINO DI PREVISIONE E LA SICILIA

7 Agosto 2021

“La prevenzione, il controllo, anche con tecnologie avanzate, è fondamentale”. Ha ribadito, più volte, il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani nella sua informativa sull’emergenza incendi alla Camera dei Deputati. Il rappresentante del governo Draghi ha fatto riferimento ai piani regionali che vanno aggiornati annualmente ed alla legge quadro di riferimento, la 353 del 2000. Ha poi sottolineato che “l’avvistamento ha a che fare con i sistemi di sorveglianza ma, in realtà, ha anche a che fare con gli algoritmi con cui si calcolano le probabilità. E’ un’arma molto potente che abbiamo in mano, però, paradossalmente, usata da un malintenzionato, gli dice dove può andare ad appiccare il fuoco più efficacemente”. Il controllo del territorio deve però fare i conti con “quanta gente abbiamo sui territori e soprattutto c’è un po’ di qualità a macchia di leopardo. Da regione a regione le cose cambiano. Non c’è uniformità d’impatto positivo nella gestione degli incendi”. Cingolani ha scelto di entrare nel merito degli interventi di prevenzione: “Noi dobbiamo sapere qual è la probabilità che scoppi un incendio ma anche quanto rapidamente si propaghi, che è tipicamente legato alla macchia, al vento. Ci sono gli algoritmi che calcolano queste cose”. Il Ministro ha poi indicato la strategia che viene messa in atto dai territori, dalle regioni: previsioni metereologiche e modelli di previsione degli incendi. “Dai modelli matematici disponibili – ha aggiunto -, che sono in coda alle previsioni climatiche si sa che in certi giorni, in certe aree, c’è un’alta suscettività. E se c’è alta suscettività vuol dire che se scoppia una scintilla, o c’è un fulmine, un cerino, un delinquente, lì è sicuro che ci sarà un incendio di proporzioni catastrofiche”. Di conseguenza, “la vigilanza va allertata ed il controllo deve essere assolutamente stringente”. Vigilanza a terra ma anche satellitare e con droni. Cingolani fa uno specifico riferimento alla Sicilia: “Le regioni Abruzzo e Sicilia non sono, però, dotate di un proprio bollettino autonomo di previsione incendi boschivi, ma fanno proprio il bollettino della Protezione Civile e lo rilanciano nel loro sistema antincendio e di protezione civile”.

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