Sapeva che prima o poi lo Stato avrebbe bussato alla sua porta ed ha cercato di trasferire parte dei suoi soldi a quelli che i Carabinieri indicano, nella loro nota stampa, come “compari”. Vito Ingrassetto (47 anni) di Mazara del Vallo, già condannato per traffico di droga, è ora indagato per trasferimento fraudolento di valori e deve fare i conti con un decreto di sequestro preventivo di beni di 88.200 euro. Procura di Marsala e Carabinieri sono finiti sulle sue tracce dopo l’esito di un controllo del territorio, nell’area di Mazara 2. Nello scorso mese di febbraio hanno trovato in un garage 20 chili di giochi d’artificio e 40 mila euro, imballati con nastro adesivo, all’interno di una stufa a gas. Da qui il deferimento all’Autorità Giudiziaria dei due “compari”, si tratta di coniugi. Uno dei due era, per un’altra vicenda, sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali. Quel che è stato trovato nel garage l’ha così portato dritto in carcere. Ma la storia non si è però chiusa. Perché i Carabinieri hanno continuato le loro indagini e sono riusciti a scoprire che Ingrassetto aveva provato a mettere al sicuro parte del suo patrimonio per evitare che facessero il loro corso le misure di prevenzione patrimoniale. Ha infatti tentato di sostenere che i soldi ritrovati nel garage erano dei due coniugi e non di sua proprietà. Tentativo che però è andato a vuoto. I due coniugi sono indagati concorso continuato nel reato di trasferimento fraudolento di valori, mentre per Ingrassetto è scattato il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, per la somma di 88.200 euro.
MAZARA, SEQUESTRO PREVENTIVO DI 88 MILA EURO. L’INTERVENTO DEI CARABINIERI
2 Agosto 2021
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