ERICE, PRESIDENTE NACCI: “UN ERRORE BOCCIARE LE MODIFICHE AL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE”

7 Luglio 2021

Il presidente del consiglio comunale di Erice Luigi Nacci bacchetta la minoranza, ma è la maggioranza a finire sul banco degli imputati. Perché quando la maggioranza non fa la maggioranza – sta in aula con i numeri necessari e difende gli atti dell’amministrazione – è l’opposizione a fare l’opposizione. La modifica al piano triennale delle opere pubbliche è sì un atto tecnico, perché inserisce nuovi interventi che hanno ottenuto o possono ottenere i relativi finanziamenti, ma è anche un atto politico perché indica il percorso che intende seguire chi è stato chiamato a guidare la città. Bilancio e piano triennale delle opere pubbliche sono ormai gli ultimi appuntamenti con la politica che le assemblee consiliari hanno a loro disposizione, perché tutto il resto è poco più che nulla. La maggioranza finisce sul banco degli imputati a maggior ragione per aver disertato ‘l’aula in seduta di prosecuzione. Nacci ritiene tuttavia che la scelta dell’opposizione sia stata inopportuna e spiega perché: “Il sottoscritto, negli anni, è stato in maggioranza ed in minoranza, ma non ha mai votato contro in occasioni simili. Ho sempre avuto massimo rispetto per l’opposizione ma in questo caso ha perso una occasione ghiotta per dire: noi c’eravamo e con la nostra presenza abbiamo votato una delibera che prevedeva interessati finanziamenti per Erice capoluogo”. Quali? Il recupero della palestra abbandonata di Porta Spada, il recupero del Campo San Nicola ed il consolidamento delle Mura Puniche. Nacci aggiunge: “Opposizione sì, ma costruttiva. Oltretutto era una proposta propedeutica al prossimo bilancio di previsione”. Il presidente conclude con sarcasmo: “Dico ai miei ragazzi, consiglieri di opposizione, un po’ più di sportività in consiglio. Sarebbe stato più utile attendere la seduta di giovedì prossimo con la presenza del funzionario che poteva dirimere ulteriori dubbi”. Alla seduta non ha potuto partecipare il capo settore. L’ingegnere Orazio Amenta è infatti dovuto andare via per motivi familiari.

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